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Dl Balduzzi: Sistema Gioco Italia ad Aams, “Pensare a un organo terzo per la valutazione degli adempimenti”

16 gennaio 2013 - 10:58

Si svolge questa mattina a Roma, presso la sede dei Monopoli di Stato, l'incontro tra i dirigenti dell'Agenzia e i rappresentanti della federazione Sistema Gioco Italia di Confindustria sulle problematiche di applicazione delle nuove norme disposte con il decreto Balduzzi che prevedono, tra le altre cose, delle limitazioni dei messaggi pubblicitari del gioco pubblico. Dl Balduzzi: slitta al 16 gennaio la riunione Aams-Confindustria sulle nuove norme

Scritto da Ac

Nell'incontro, richiesto dalla federazione, vengono sollevate numerose criticità messe in risalto dagli operatori anche in seguito alla circolare diffusa da Aams relativa all'applicazione del Balduzzi. Per questa ragione, Sistema gioco italia ritiene “necessario prevedere una chiara procedura che garantisca la corretta applicazione della norma a tutela del giocatore”, suggerendo di verificare lo stato dell’arte di un eventuale coinvolgimento di un soggetto terzo come organo valutatore.

 

 

 

LE RICHIESTE DELLA FILIERA - I dubbi degli operatori sono vari: per quanto riguarda, per esempio, la comunicazione delle probabilità di vincita, segnala la Federazione, sarebbe emerso un “orientamento generalizzato” per quanto riguarda i payout dei giochi da casinò, giochi di abilità e apparecchi, mentre per le scommesse si tende ad utilizzare formule che fanno riferimento alle quote assegnate ai singoli eventi. Ecco quindi che i concessionari si ritrovano ad adottare varie forme di interpretazione, che molto spesso si riducono inevitabilmente al mero rimando diretto al sito Aams. E' dunque evidente che l'interpretazione della norma risulti confusionaria su questo punto, rendendo necessaria una interpretazione comune da condividere con Aams. Coinvolgendo magari anche l'Authority nella valutazione della rispondenza di tali adempimenti.
Altri problemi intepretativi si evidenziano inoltre nell'applicazione della norma sul canale online, dove le concessionarie sono solite promuovere i propri prodotti di gioco tramite banner pubblicitari. Ma grande attenzione deve tuttavia essere posta sui punti vendita 'a terra', visto che in questo tipo di attività attività non viene rappresentata la denominazione del concessionario, con tanto di una palese impossibilità di un controllo sulle attività di comunicazione messe in piedi dal punto di vendita. Per questi gli operatori ritengono di dover evitare ex legge l’apposizione della denominazione sociale nonché del numero di concessione laddove non sia il concessionario il committente del messaggio pubblicitario stesso.
Secondo gli operatori sarebbe inoltre il caso di prevedere l'esclusione dell’applicazione della Legge, e per inciso dall’applicazione del criteri di identificazione delle trasmissioni e dei canali “dedicati ai minori”, per i canali sportivi e le trasmissioni sportive o su eventi di rilevanza nazionale o internazionaleoltre ai canali tematici dedicati al gioco, cme le trasmissione di poker, ippica e altro.

VERSO UNA SECONDA NOTA ESPLICATIVA - Queste sono soltanto alcune delle proposte che i rappresentanti della filiera avanzano all'Ageniza delle dogane questa mattina in un incontro puramente interlocutorio nel quale l'amministrazione potrà prendere atto delle criticità e valutare le iniziative da prendere. Pare tuttavia scontato un secondo ulteriore atto da parte dell'Agenzia mirato a chiarire gli aspetti interpretativi del Dl Balduzzi.

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