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Elezioni 2022, Freni (Lega): 'Riordino giochi priorità di prossima legislatura'

07 settembre 2022 - 07:32

Federico Freni, sottosegretario uscente con delega al gioco e candidato alla Camera per la Lega, ribadisce la priorità del riordino nella prossima legislatura.

Scritto da Anna Maria Rengo
Elezioni 2022, Freni (Lega): 'Riordino giochi priorità di prossima legislatura'

Lo speciale di GiocoNews.it sui programmi elettorali dei candidati alle Politiche del 25 settembre prosegue dando la parola a colui che in questa legislatura agli sgoccioli si è occupato di più del settore, in quanto investito di una apposita delega al gioco: il sottosegretario all'Economia Federico Freni, candidato alla Camera nel Lazio.

La fine anticipata della legislatura ha rimesso nel cassetto il progetto di riordino. Un danno? Un'occasione persa? Un semplice rinvio?

"Direi assolutamente un semplice rinvio, il progetto di riordino del settore dei giochi pubblici è stato e continuerà ad essere una priorità. Finalmente, con il prossimo Governo, sondaggi alla mano, non ci saranno più ostacoli per mandare avanti un progetto così importante, oserei dire fondamentale, per il settore. Ho sempre pensato che occorra sostenere, incentivare e, soprattutto, agevolare chi lavora onestamente, nella legalità, prevedendo regole chiare e trasparenti che consentano anche di proteggere sia le aziende che investono nel settore ed il loro indotto, sia i giocatori e i soggetti più vulnerabili e deboli come, per esempio, i minori e i ludopatici. E non dobbiamo sottovalutare che la filiera è parte attiva negli adempimenti antiriciclaggio del sistema concessorio, infatti a quest’ultima è stato richiesto di implementare il sistema di controllo e presidio in materia.

Bisogna dire basta all’idea che il gioco sia 'brutto, sporco e cattivo' e che tutti quelli che si affacciano, in qualche modo nel settore, siano altrettanto disonesti o sfruttatori delle debolezze altrui. Le scelte sbagliate o peggio ancora quelle non fatte dagli ultimi Governi hanno pesantemente compromesso l’occupazione di un intero settore produttivo e, nel contempo, hanno, ahimè, alimentato un sistema di gioco illegale, pericoloso e dannoso. Si è anche prodotta un’alea di insopportabile pregiudizio nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori onesti, diligenti e responsabili, che meritano rispetto e considerazione.

Ecco, tutto questo non deve più accadere, al contrario sarà necessario garantire rispetto e considerazione per questi operatori al pari di coloro che appartengono ad altri settori produttivi, anche nel presupposto che l’attività posta in essere dagli operatori del comparto è inquadrata nell’ambito della fattispecie del servizio pubblico e come tale va tutelata".
 
Per lunghi mesi lei è stato sottosegretario con delega al gioco. Che cosa ha appreso da questa esperienza?

"Ricoprire l’incarico di sottosegretario in un Ministero così importante come quello dell’economia e delle finanze è stato un onore e ha rappresentato per me l’occasione per provare a dare concretezza agli obiettivi che mi ero prefissato. L’impegno, tuttavia, da solo non è stato sufficiente. Sarebbe stata determinante una maggiore convergenza delle posizioni dei vari interlocutori su obiettivi comuni e un proficuo dialogo istituzionale, che purtroppo non sempre c’è stato.

D’altro canto, ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli operatori del settore. Ho apprezzato molto la loro disponibilità al dialogo ed ascoltare il loro punto di vista è stato per me molto utile perché mi ha consentito di individuare le problematiche e conseguentemente analizzare possibili soluzioni di trarre parecchi spunti per i futuri interventi.
I fronti su cui intervenire sono numerosissimi, e dipendono se non tutti, quasi, dall’approvazione della legge delega prima e dai successivi decreti delegati".
 
Quali sono invece i fronti su cui è già stato possibile intervenire nei suoi mesi di attività?

"Purtroppo il settore ha bisogno di numerosi interventi, primo fra tutti, come ho già più volte detto, il riordino a cui abbiamo lavorato incessantemente fin dal primo giorno della mia nomina e su cui torneremo immediatamente non appena saremo al Governo. Ho provato ad instaurare un dialogo con i Governatori delle Regioni per evitare che entrassero in vigore alcune norme ancora più restrittive e qualche piccolo risultato siamo riusciti, medio tempore, ad ottenerlo. Ho ripreso lo schema di regolamento che disciplina le scommesse a quota fissa, che era stato accantonato nel 2018 a causa di una compagine politica avversa a tale progetto e che a breve vedrà la luce con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Un progetto molto importante per il settore delle scommesse e tanto atteso dagli operatori in quanto consentirà di rendere più appetibile tale tipologie di gioco sottraendolo all’attività illegale e a rendere più competitivo ed omogeneo il mercato italiano rispetto a quello europeo. Abbiamo, inoltre, avviato un tavolo tecnico per disciplinare gli e-sport, settore innovativo e in continua crescita che va assolutamente regolamentato e altri progetti che hanno come finalità il finanziamento di progetti di natura sportiva per dare un aiuto concreto anche allo sport.

Inoltre, ho avviato un dialogo con il mondo bancario per affrontare le difficoltà che gli operatori del gioco riscontrano nell’accesso e/o conservazione del credito o anche solo per l’apertura dei conti correnti".
 

Che cosa vorrebbe dire agli operatori di gioco in qualità di elettori?

"Di continuare a darmi fiducia e sostegno come hanno fatto fin dal primo giorno della mia nomina a sottosegretario. Com’è auspicabile dai sondaggi, il prossimo Governo sarà un Governo con un approccio completamente diverso al mondo del gioco, sarà un Governo attento a tutto il mondo imprenditoriale di cui il gioco ne fa pienamente parte. L’organizzazione pubblica dei giochi con vincite in denaro va tutelata in tutti i modi perchè riduce le conseguenze negative per i consumatori e la collettività derivanti dall’offerta di gioco lasciata in mano alle organizzazioni criminali. Nonostante le incertezze e le contraddizioni regolatorie degli ultimi anni, ad oggi, il consolidamento del mercato regolato del gioco con vincite in denaro, basato sull’attuale sistema concessorio, costituisce, comunque, il più importante fattore di presidio per la tutela dei giocatori, per la sicurezza e l’ordine pubblico e non possiamo che continuare a migliorare il settore con delle riforme solide costruttive e di lungo periodo".
 
 
Quali sono i principali punti programmatici che intende perseguire se sarà eletto? 

"Primo fra tutti la legge delega di riordino del gioco pubblico, importante punto di partenza per una riforma strutturale del settore e fondamentale per poter risolvere la questione territoriale che fino ad oggi ha anche impedito di bandire le nuove gare. Riprendere quest’ultime, adattarle alle nuove esigenze e al nuovo quadro regolatorio che scaturirà dalla delega, uniformando le scadenze e rendendole più competitive e appetibili per i competitor che si dovranno confrontare sul mercato. Riformare alcuni settori che hanno risentito di più negli ultimi anni della mancata innovazione e delle varie crisi, tra i quali sicuramente il bingo e l’ippica; senza contare poi i vari interventi normativi che intendo portare avanti su nuovi ambiti che stanno crescendo e necessitano di una regolamentazione normativa urgente chiara e precisa.

Sono più che convinto che avendo un’intera legislatura a disposizione riusciremo a portare avanti il lavoro già fatto che, credetemi è stato tanto, e a realizzare quanto più possibile e utile per il benessere degli operatori della filiera, per la tutela delle fasce più deboli e vulnerabili, per contrastare l’illegalità e al contempo garantire l’interesse erariale dello Stato".

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