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Elezioni 2022, M5S: 'Proteggere i minori dal gioco d'azzardo'

15 settembre 2022 - 17:11

Un lungo paragrafo del programma elettorale del Movimento cinque stelle è dedicato al gioco: al centro riduzione della raccolta e contrasto all'illegalità, con un focus sui minori.

Scritto da Redazione
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“È stata la nostra grande battaglia della scorsa legislatura, fortemente invocata dalla società civile, con il decreto Dignità abbiamo impresso una prima svolta, con decisioni che non avevano precedenti”.


 

È quanto si legge nelle prime righe del paragrafo del programma elettorale del Movimento cinque stelle dedicato al “Contrasto al gioco d’azzardo”.


 

Questi i punti fermi.

Mantenere il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo: “Il gioco d’azzardo è in continuo aumento. Un volume socialmente ed economicamente insostenibile. Evitare di reclutare attivamente altri giovani consumatori è la prima azione. I ragazzi scoprono il gioco d’azzardo soprattutto grazie alla pubblicità e una precoce età di esordio è correlata con maggior rischio di dipendenza e di forme più gravi”.

 

Varare un piano per la riduzione progressiva della raccolta di azzardo: “Fissando dei limiti di tempo oltre che di spesa ad iniziare dalle forme di azzardo più aggressive, che offrono la possibilità di puntate in sequenze ravvicinate. Infatti, il disturbo da gioco d’azzardo non è legato alle perdite dei giocatori, ma al tempo dedicato ad azzardare (equivalente ad oltre 100 milioni di giornate lavorative) o a pensare al gioco d’azzardo.

Il potere che i giochi d’azzardo hanno di dare dipendenza è correlato al tempo che passa tra una puntata e il suo esito. Più è alta la frequenza delle giocate, più facilmente assistiamo a comportamenti ripetitivi e compulsivi; Riducendo i punti della rete di offerta, oggi troppo capillare e difficile da controllare; Favorendo il recupero delle forme di intrattenimento senza vincita in denaro. Negli esercizi pubblici l’offerta di gioco d’azzardo dovrebbe rappresentare una fonte di entrate accessoria. In tempi di crisi, tuttavia, essa contribuisce in modo sensibile al bilancio dell’attività. I distributori di slot machine sono spesso società che un tempo distribuivano solo flipper, calciobalilla, ecc. Incentivi o sgravi a questi rami di attività aiutano le imprese distributrici e gli esercizi generalisti a recuperare reddito”.

 

Contenere la diffusione dell’azzardo online, contrastando il consumo minorile: “È in continua e rapida crescita e sempre più diffuso tra i giovanissimi; i filtri per impedire il gioco minorile sono facilmente bypassabili; la tecnologia di riconoscimento facciale è di dubbia applicabilità giuridica. Presenta una tassazione molto bassa, anche per le difficoltà di individuare l’illegalità per cui lo Stato cerca di incentivare la legalità applicando una tassazione risibile (intorno all’1 percento)”. Potenziare i mezzi di prevenzione e repressione dell’offerta clandestina e mafiosa: “Le mafie hanno sviluppato know how nella gestione del gioco d’azzardo clandestino online. Servono più mezzi per poter individuare tempestivamente i siti illegali ed evitare la riapertura di siti 'fotocopia'”.

 

Rafforzare i controlli antimafia sui soggetti appartenenti alle filiere dell’offerta pubblica: “Le mafie hanno da tempo colonizzato il settore pubblico, acquisendo addirittura concessioni, oppure controllando con l’intimidazione i gestori delle attività regolari. Sono state scoperte organizzazioni che controllavano in modo quasi monopolistico la distribuzione di slot machine. Con vari sistemi alterano le percentuali di vincita, come il reale volume di giocate trasmesso a Sogei.

In Sicilia, una sola inchiesta ha scoperto una rete di 400 ricevitorie con regolare concessione e puntualmente autorizzate, che però dirottavano abusivamente le giocate su siti illegali. È necessaria maggiore trasparenza sulla composizione societaria dei soggetti ammessi ai bandi per le concessioni. Avviare il cambio tecnologico che consenta di gestire da remoto anche le slot machine. Ridurre il numero dei punti di offerta da controllare. L’ex procuratore nazionale Antimafia, Cafiero de Raho, ha confermato che esiste un serio problema di illegalità nel circuito legale”.


 


 

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