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Elezioni Basilicata 2024, Marrese: 'Gap, dare piena attuazione alla legge regionale'

13 aprile 2024 - 10:06

Seconda puntata dello speciale di Gioco News dedicato alle elezioni regionali della Basilicata in agenda il 21 e il 22 aprile. La parola a Piero Marrese, sostenuto dal centrosinistra, che illustra le sue posizioni in tema di gioco.

Scritto da Francesca Mancosu
© Piero Marrese - Pagina Facebook ufficiale

© Piero Marrese - Pagina Facebook ufficiale

"Ho deciso di candidarmi anche per dare riscontro alle numerose attestazioni di stima che mi sono pervenute in questi anni. Cittadini, associazioni, mondo delle imprese e quello della politica hanno sempre sollecitato un mio impegno diretto anche per assicurare alla Basilicata quel cambiamento in meglio che i cittadini meritano. La coalizione che mi sostiene è coesa e determinata e, soprattutto, fondata sul dialogo e sull’azione sinergica. Che il campo sia largo o meno è relativamente importante. Ciò che conta è che sia fondato su valori condivisi, che mettano al primo posto i bisogni dei lucani. Il nostro è un campo 'giusto' che vuole ridare certezze e dignità ai cittadini, abbandonati nei cinque anni di governo del centrodestra."

Inizia così la nostra intervista a  Piero Marrese, candidato alla carica di governatore della Basilicata alle elezioni in programma il 21 e 22 aprile con il sostegno di Partito democratico,  Movimento cinque stelle, Basilicata – Casa comune, Alleanza Verdi e Sinistra, Partito socialista italiano e Basilicata Unita, nell'ambito dello speciale pubblicato sulla rivista di aprile (consultabile integralmente online a questo link), che ospita anche il punto di vista di Vito Bardi, presidente uscente ed esponente del centrodestra.

Quali sono le linee guida del suo programma elettorale e cosa serve, secondo lei, per cambiare la Basilicata?
"Occorre innanzitutto risolvere i problemi della sanità. Questi cinque anni di governo regionale hanno compromesso la situazione del sistema sanitario regionale e dell’offerta ai cittadini. Bisogna iniziare riducendo le liste d’attesa e ciò si può fare concentrando la spesa medica sulle prestazioni di diagnostica sul territorio, oltre che nei presidi ospedalieri, nei poliambulatori e nei distretti. 
Nei centri più popolosi si può rafforzare il servizio negli uffici dell’ufficiale sanitario di zona. 
La copertura può arrivare drenando la migrazione sanitaria fuori regione e nel contempo innescando un meccanismo virtuoso che intercetti la migrazione sanitaria attiva, valorizzando quei poli specialistici già presenti in Basilicata che soprattutto ai confini di regione raccolgono utenza non lucana. 
In sostanza, va realizzata  nuovamente la rete sanitaria della regione, affinché tenga conto non solo del mero rapporto costo-beneficio, ma della questione sociale che riguarda la popolazione anziana dei piccoli centri delle aree interne, potenziando servizi domiciliari multidisciplinari: cardiologico, pneumologico, fisiatrico, neurologico e tecnico-laboratoriale.
Il lavoro è un altro tema importantissimo sul quale intendiamo puntare tutta la nostra attenzione, così come quello dei trasporti, delle infrastrutture e dell’ambiente. Questo, ovviamente, come argomenti prioritari, ma c’è molto altro. Il nostro sguardo sarà rivolto soprattutto ai bisogni del cittadino. Questa è la nostra mission: lavorare sinergicamente come coalizione per soddisfare ogni bisogno, ogni esigenza del cittadino lucano che vive una situazione di vera emergenza a causa del totale fallimento del governo di centrodestra. Su questo e altri temi non a caso ho invitato pubblicamente Vito Bardi a un confronto."


Lei che posizione ha in materia di contrasto al gioco patologico? Meglio puntare su norme restrittive o su informazione e formazione?
"Da sempre ho prestato attenzione alle questioni relative al gioco d'azzardo. Durante il mio mandato da sindaco (di  Montalbano Jonico, Ndr), ho promosso la regolamentazione degli orari di gioco nel mio comune. 
Siamo stati tra i primi comuni lucani a definire le fasce orarie al fine di limitare le opportunità di gioco, specialmente per proteggere i minori, poiché molti luoghi di gioco sono situati vicino alle scuole, agli oratori o ad altri luoghi di aggregazione nelle nostre comunità. 
Ritengo fondamentale dare piena attuazione alla legge regionale, regolamentando a livello regionale i limiti di orario per rendere uniformi su tutto il territorio regionale le fasce di interruzione giornaliera del gioco, come stabilito dall'art. 6 bis della L.R. 7/2020 che modifica la L.R. n. 30/2014, oltre all'applicazione di tutte le altre norme previste dalla stessa legge e da quelle nazionali per contrastare il fenomeno del gioco, curare i giocatori problematici e sostenere le famiglie colpite dalla patologia di uno dei loro membri."
 

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