Formazione preposti di gioco, Comune Barletta: 'Via libera a corsi Confcommercio - Acadi'
Il vice sindaco di Barletta, Giuseppe Dileo, commenta: 'Importante che istituzioni politiche e sanitarie, gestori delle attività di gioco e associazioni facciano quadrato per fronteggiare la ludopatia'.
Scritto da Redazione
Sì della giunta comunale di Barletta al programma del corso formativo per i gestori e il personale dei centri scommesse e degli spazi per il gioco con vincita in denaro, predisposto dalla Confcommercio di Bari – Bat e dall’Associazione concessionari giochi pubblici (Acadi).
Il provvedimento dà seguito alle vigenti disposizioni regionali pugliesi che attribuiscono ai Comuni, con cadenza almeno semestrale, il compito di predisporre e autorizzare tali corsi prevedendo la collaborazione delle associazioni di categoria e del Privato sociale, con il preventivo parere, obbligatorio e vincolante, della Asl di competenza territoriale in merito all’adeguatezza delle attività.
Le finalità dell’iniziativa, finanziata dai beneficiari degli stessi corsi, è da ricercare nella prevenzione e nel contrasto delle dipendenze da gioco, divulgando attraverso modelli educativi l’utilizzo responsabile del denaro.
Gli argomenti del corso, della durata di 12 ore, saranno trattati da esperti in discipline giuridiche e psicologiche e riguarderanno il sistema normativo del gioco lecito (come è disciplinato, diritti, doveri e ruolo dei gestori delle sale da gioco ecc.); il gioco patologico (caratteristiche, meccanismi, segnali di comportamenti a rischio ecc.); prevenzione e riduzione del rischio (modalità di relazione/comunicazione con i giocatori e conoscenza della rete territoriale dei servizi di sostegno da attivare se necessario).
A conclusione del percorso di apprendimento, che potrà essere svolto in modalità online, sarà rilasciato un attestato di frequenza.
“La delibera approvata – sostiene il vice sindaco e assessore alle Attività produttive del Comune di Barletta, Giuseppe Dileo – ci uniforma alle leggi in materia emanate dalla Regione Puglia ed è funzionale ad una più accentuata strategia di sensibilizzazione sui rischi connaturati al gioco patologico. Legittimo che le Istituzioni, comprese quelle sanitarie, in sintonia con i gestori dei centri e le competenti realtà associative, facciano quadrato per fronteggiare un fenomeno dai preoccupanti effetti sociali nei soggetti vulnerabili”.