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Franco (Mef): 'Imposta Ctd, da sentenza Ue no impatto finanziario'

01 marzo 2022 - 11:30

Il ministro Franco (Mef) dichiara che non c'è stato nessun impatto sul bilancio pubblico dalla sentenza sull'imposta unica sulle scommesse della Cgue.

Scritto da Daniele Duso
Franco (Mef): 'Imposta Ctd, da sentenza Ue no impatto finanziario'

"Impatto finanziario: No". Così è riportato nella relazione presentata al Parlamento italiano dal ministro dell'Economia e delle finanze, Daniele Franco, relativa a una sentenza del 26 febbraio del 2020 della Corte di Giustizia europea su un avviso di accertamento inviato dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli che era stato impugnato dalle società Stanleybet e Stanleyparma.

La relazione del ministro, che riporta nel complesso 17 casi di pronunciamenti su rinvii pregiudiziali avanzati da giudici di altri Stati Ue (relativi alla finestra temporale corrispondente al I semestre 2020) rientra tra i compiti del capo di dicastero. Il ministro Franco era dunque atteso a presentare al Parlamento ed alla Corte dei conti una relazione illustrativa degli effetti finanziari derivanti da atti e procedimenti avviati dall’Unione europea nei confronti dell’Italia.

Nel documento è inserita dunque anche la sentenza in questione, relativa al settore del "mercato interno", che fa riferimento al citato pronunciamento della Corte di giustizia europea, ritenendo legittima la norma italiana che prevede la tassazione dei centri scommesse senza concessione.
 
Il riferimento è alla "Causa C-788/18 (Italia)", che avrebbe potuto portare a violazioni relativa a: Libera prestazione dei servizi, Articolo 56 Tfue (trattato sul funzionamento dell'Unione europea), Giochi d’azzardo, Fiscalità, Principio di non discriminazione e Imposta unica sulle scommesse". 
 
Tale sentenza, si legge nella relazione, non ha avuto alcun effetto "a carico del bilancio finanziario italiano". In generale Franco sottolinea che "nessuno di tali pronunciamenti, a cui è interessata anche l’Italia per la valenza che gli stessi possono assumere circa eventuali contenziosi futuri con l’Ue, risulta foriero di effetti a carico del bilancio finanziario italiano", escluse un paio di sentenze che tuttavia nulla hanno a che fare con il settore del gioco pubblico.

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