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Giorgetti (ex Sott. Economia): “Serve rivoluzione culturale per un gioco consapevole”

19 giugno 2012 - 09:15

Vicenza - “La legalità nel settore del gioco passa attraverso la rivoluzione culturale che vuole il gioco autorizzato come scelta consapevole del cittadino nell'ambito di una industria che deve dare opportunità ai territori”. Con queste parole l'onorevole del Pdl Alberto Giorgetti – ex sottosegretario all'Economia del precedente governo dove ricopriva la delega al mercato dei giochi – interviene al workshop promosso dal concessionario Codere Italia e in corso di svolgimento a Vicenza. “Senza un percorso culturale – ha aggiunto Giorgetti - neppure la rete contro la ludopatia sarà efficace, perché le risorse il gioco le da' quindi bisogna lavorare su informazione e prevenzione”. Ruta (Codere): Serve una corretta comunicazione in materia di gioco Vezzaro (Sindaco Caldogno): “Coordinamento tra Stato ed enti locali per interagire e non subire le norme sui giochi” Parisi (Aams Veneto): “Filiera new slot messa in sicurezza con l'avvento dell'elenco degli operatori“ Pucci (As.Tro – Sist. Gioco Italia): “Gioco orfano di Aams a rischio illegalità”

Scritto da Ac

Il dibattito, dal titolo “Nel nome della legalità”, vuole essere un momento di riflessione sulla regolamentazione del gioco pubblico e sul ruolo delle Istituzioni – oltre a quello dell'industria - nella salvaguardia e tutela delle imprese. Per questa ragione intervengono oltre all'onorevole esperto della materia anche i rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell'ordine. "Sono convinto - ha spiegato l'onorevole - che la legalità passi da un cambiamento di cultura di fondo legato alla percezione stessa del settore. Un settore che ha prodotto opportunità di crescita, anche tecnologica, e che ha un gettito erariale non esiguo non può essere abbandonato. E questo può avvenire enfatizzando gli aspetti legali del gioco, scindendo ed isolando con forza la parte più legata all’azzardo e questo può avvenire aumentando i controlli sulle macchine e rafforzando l’azione di prevenzione sui comportamenti distorti, le così dette ludopatie attraverso magari una rete di aiuto, indirizzo e monitoraggio del fenomeno gioco in tutti i suoi risvolti".

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