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Guerini (Anci): "Bene norme contrasto gioco, ma occasione sprecata su sindaci"

06 settembre 2012 - 10:39

La proposta del Ministro Balduzzi in tema di contrasto al gioco d’azzardo, contenuta nel decreto sulla sanita’ approvato ieri in Consiglio dei Ministri, ci sembra un primo passo avanti e risponde in parte a quanto richiesto dall’Anci in sede di audizione davanti alla XII Commissione affari sociali della Camera dei Deputati nell’aprile scorso’’. Cosi’ Lorenzo Guerini, Delegato Anci per le politiche di Welfare.

Scritto da Sara

 
"Importante la stretta sulla pubblicità di lotterie e scommesse come forma di prevenzione delle ludopatie, soprattutto a tutela delle fasce piu’ deboli’’ aggiunge il Sindaco che ricorda come l’Anci abbia proposto in audizione di ‘’limitare, controllare e regolamentare in modo piu’ rigoroso la pubblicita’ sul gioco d’azzardo legale, in modo che non sia ingannevole, accompagnandola con la sottolineatura dei rischi comunque legati all’attivita’ di gioco e diffondendola fuori dalle fasce orarie protette’’.
 
Giudicato positivamente dall’Anci anche l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con l’inserimento del gioco patologico tra le condizione di dipendenza nell’ottica della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da ludopatia.
 
"Il provvedimento è sicuramente un primo passo e denota un interesse e una coscienza maggiore sui rischi in termini di ricaduta sociale che sia accompagnano al gioco, piu’ volte richiamata dal mondo dei Comuni. Tuttavia c’e’ ancora molto da fare e i Sindaci possono giocare un ruolo fondamentale in tale battaglia’’ sottolinea Guerini che si dice dispiaciuto di alcune modifiche anticipate dalla stampa. In particolare si valuta negativamente la riduzione a mero segnalatore del Sindaco che nella precedente bozza aveva il potere di disporre la chiusura per un massimo di 30 gg dei punti di offerta giochi nelle aree comunali interessate da rilevanti fenomeni di ludopatie; negativa anche la  riduzione dei limiti di distanza delle sale giochi da scuole, universita’, ospedali e luoghi di culto da 500 a 200 metri e solo per i nuovi esercizi.

"Rinunciare alla collaborazione diretta dei Sindaci – conclude Guerini – ci appare un’occasione sprecata su cui ci auguriamo ci sara’ un ripensamento".

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