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In carica il governo Meloni, l'attesa per il gioco

22 ottobre 2022 - 11:25

Il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni entra in carica dopo il giuramento al Quirinale.

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"Il Governo ha prestato giuramento questa mattina al Palazzo del Quirinale. La presidente del consiglio dei Ministri, onorevole Giorgia Meloni, e i ministri hanno giurato nelle mani del presidente della Repubblica pronunciando la formula di rito". Con questa nota il Quirinale annuncia ufficialmente che dalle 10,34 di questa mattina, sabato 22 ottobre, il Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni è entrato ufficialmente in carica. Una nota scarna e istituzionale, com'è naturale, e che cela le emozioni anche personali della Meloni, arrivata al Quirinale accompagnata dal compagno Andrea Gianbruno e dalla figlia Ginevra, e dell'intera squadra di Governo, infine ricompattata dopo qualche frizione precedente alla giornata di ieri, quando la Meloni ha accettato "senza riserva" l'incarico di formale il nuovo Governo affidatole dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e comunicando subito dopo da chi sarà composto.

Ecco la lista completa dei 24 ministri:
Giancarlo Giorgetti - ministro per l'Economia
Matteo Piantedosi- ministro dell'Interno
Carlo Nordio - ministro della Giustizia 
Guido Crosetto - ministro della Difesa
Francesco Lollobrigida - ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare (ex Politiche agricole)
Giuseppe Valditara - ministro dell'Istruzione e del merito
Anna Maria Bernini - ministro dell'Università
Daniela Santanchè - ministro del Turismo
Orazio Schillaci - ministro della Salute
Matteo Salvini – ministro alle Infrastrutture e vice premier
Antonio Tajani - ministro degli Esteri e vice premier
Maria Elisabetta Alberti Casellati - ministro per le Riforme istituzionali
Eugenia Roccella - ministro Famiglia la natalità e Pari opportunità
Roberto Calderoli - ministro per gli Affari regionali
Paolo Zangrillo - ministro della Pubblica amministrazione (in un primo momento, a causa di un errore di trascrizione della lista, era stato indicato come ministro per l'Ambiente e sicurezza energetica)
Alessandra Locatelli - ministro per le Disabilità 
Marina Calderone - ministro del Lavoro 
Gennaro Sangiuliano - ministro della Cultura
Raffaele Fitto - ministro per Affari europei e Pnrr
Alfonso Urso - ministro per Imprese e Made in Italy  (ex Sviluppo economico) 
Gilberto Pichetto Fratin - ministro dell'Ambiente (in un primo momento, a causa di un errore della trascrizione della lista, era stato indicato come ministro della Pubblica amministrazione)
Luca Ciriani - ministro per i Rapporti col Parlamento
Nello Musumeci - ministro per il Mare e per il sud 
Andrea Abodi - ministro dello Sport 
Meloni ha quindi annunciato l'intenzione di proporre Alfredo Mantovano come sottosegretario alla Presidenza del consiglio.

L'ATTESA DEL GIOCO - Ora che il Governo è formalmente in carica, ci sono tanti appuntamenti prossimi che interessano direttamente il settore del gioco, tralasciando, ma solo per il momento, quello che è l'obiettivo principale, ossia il riordino normativo dell'offerta.
Innanzitutto, il nuovo Governo dovrà mettere a punto, e in tempi rapidi, la legge di Bilancio per il prossimo anno, che dovrà entrare in vigore appunto dal 1° gennaio 2022 (altrimenti ci sarebbe l'esercizio provvisorio) e che dovrebbe contenere, già nella sua fase di predisposizione, il posticipo del bando di gara per l'affidamento delle concessioni di gioco online e la conseguente proroga delle concessioni vigenti, visto che in questo caso non ci può essere una proroga tecnica, da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, ma solo "politica", dovendo appunto intervenire su disposizioni previste dalle precedenti leggi di Bilancio.
Parallelamente, la squadra di Governo si dovrà completare con la nomina dei sottosegretari, e con il conseguente affidamento delle deleghe da parte dei ministri competenti. L'attenzione è tutta sul ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha la delega al gioco e che probabilmente sarà appunto affidata, restando difficilmente nelle mani del ministro della Lega Giancarlo Giorgetti. Ancora, occhio al ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare, ex ministero delle Politiche agricole, affidato a Francesco Lollobrigida (Fratelli d'Italia) e che dovrebbe detenere la competenza anche in materia di ippica, mentre l'attenzione dei casinò è puntata sul loro ministero di riferimento, quello dell'Interno di cui è stato nominato ministro Matteo Piantedosi, che potrebbe anche trattanere a sè la delega alla vigilanza sulle case da gioco, almeno basandosi su quanto fatto dai suoi predecessori, che raramente l'hanno affidata a un sottosegretario.

IL FRONTE PARLAMENTARE - Sul fronte parlamentare, mentre si moltiplica la presentazione o ri-presentazione di disegni di legge su gioco e ippica, i due rami del Parlamento dovranno provvedere a rendere operative le Commissioni permanenti e ad eleggerne i presidenti. Con una “sfasatura” tra Senato, dove le commissioni si sono ridotte da 14 a 10 (anche attraverso alcuni accorpamenti), e Camera che presenta un assetto assolutamente invariato. Resta da capire se ci sarà la volontà politica di istituire, poi, una nuova commissione di inchiesta sul gioco, che appunto non è permanete e automatica, ma richiede un provvedmento apposito.
E naturalmente, il Parlamento sarà anche la sede bicamerale che dovrà votare la fiducia (ovviamente scontata) al Governo Meloni, sulla base del testo delle dichiarazioni programmatiche che verrà prima svolte a Montecitorio, e poi a Palazzo Madama. L'appuntamento è per la prossima settimana, con la Camera convocata per il 24 ottobre per "comunicazioni del presidente" Lorenzo Fontana.

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