Istituzione commissione Antimafia, no a Odg Barbagallo su gioco online

Battute finali alla Camera per la proposta di legge che propone l'istituzione, anche in questa legislatura, della commissione parlamentare Antimafia. Nel corso dell'esame del testo unificato da parte dell'Aula, è stato respinto l'ordine del giorno presentato dai deputati Barbagallo, Iacono, Marino, Porta, Provenzano (Pd-Idp) che impegnava il governo  "a supportare, nell'ambito delle proprie competenze, l'attività della costituenda commissione parlamentare offrendo ogni forma di collaborazione nonché valutando, sulla base dei lavori e delle risultanze della Commissione stessa, l'opportunità di interventi normativi maggiormente restrittivi a tutela della legalità e della trasparenza del settore dei giochi online".

L'ordine del giorno evidenziava in premessa che "a seguito dell'arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro stanno emergendo importanti elementi sulla base delle attività di investigazione cerca le attività su cui il sistema criminale mafioso ha fortemente indirizzato la propria attenzione" e che "una delle storiche fonti di guadagno del capomafia è rappresentata dal sistema delle scommesse e dai giochi online". Come noto, sottolinea l'ordine del giorno, "nel corso degli ultimi anni sono stati sottoposti a misure carcerarie e sotto la lente dell'attività giudiziaria diversi imprenditori del settore in Sicilia, con ramificazioni anche all'estero (Malta)". Dunque, "si impone una maggiore attenzione nell'ambito di questo particolare settore con l'obiettivo di contrastare ogni forma di riciclaggio di danaro sporco".

L'ILLUSTRAZIONE IN AULA - Nell'illustrare l'ordine del giorno, il primo firmatario Anthony Emanuele Barbagallo spiega: "Insieme con gli altri colleghi del Partito Democratico abbiamo presentato quest'ordine del giorno n. 1 a seguito della pubblicazione delle notizie relative all'arresto di Matteo Messina Denaro, in particolare con riferimento a quelle che sono le attività di indagine sulle scommesse online. In base ai dati in nostro possesso, soltanto nel territorio della regione siciliana, la criminalità organizzata e la mafia in genere attingono dal settore delle scommesse online oltre 2 miliardi all'anno.

Quello che chiediamo con l'ordine del giorno è che la Commissione e il Governo, in particolare, si facciano carico di una specifica attività proprio da questo punto di vista, utilizzando tutti gli strumenti conoscitivi che sono in capo alla Commissione, utilizzando gli strumenti di impulso e di indagine, al fine di accertare quali sono le fonti, come la mafia e la criminalità organizzata arrivano a mettere le mani su questo settore e, ovviamente, come si può arginare e debellare l'uso del contante, che sta veramente creando un argine irrefrenabile con riferimento al riciclaggio di denaro proprio in questo settore. Riteniamo che sia un argomento particolarmente sensibile e, quindi, chiediamo che venga esitato favorevolmente e che il Governo esprima parere favorevole".

Il parere del governo, annunciato da Vannia Gava, vice ministra dell'Ambiente e della sicurezza energetica, è stato però contrario.