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La Provincia di Cosenza lancia progetto sul gioco: Bevacqua "In Calabria 20mila dipendenti da azzardo"

29 febbraio 2012 - 08:36

Giovedì 1 marzo alle ore 11,30 presso la Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza, l'assessore provinciale alle Politiche Sociali Mimmo Bevacqua presenterà un nuovo progetto dal titolo:Gioco d'azzardo, nuova emergenza sociale. Bevacqua ha sottolineato la forte valenza sociale e culturale di questo progetto.

Scritto da Sara

"Oggi - ha detto - ci sono in Italia circa 800 mila dipendenti dal gioco d'azzardo all'interno di un'area di quasi 2 milioni di giocatori a rischio. Ma ciò che è ancor più allarmante è il fatto che in Calabria il numero dei dipendenti dal gioco d'azzardo è stimato in circa 20mila dei quali quasi 7 mila sono nella nostra provincia. Nell'affrontare tale problematica - ha aggiunto Bevacqua - la Provincia di Cosenza dimostra, ancora una volta, la sua particolare sensibilità su tematiche che rappresentano un vera e proprio allarme sociale per i costi derivanti sull'intera comunità e per i danni causati alle famiglie. Siamo, infatti, di fronte ad una vera e propria emergenza che non poteva lasciare indifferente chi ha sempre guardato al sociale con grande sensibilità e responsabilità rifuggendo spesso dai vecchi e logori schemi rigidi delle competenze". Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, dal canto suo, nel ribadire l'impegno dell'ente nel campo delle problematiche sociali e dopo aver evidenziato gli investimenti effettuati a sostegno di un settore sempre più penalizzato dai continui tagli operati in questi anni dai governi nazionali, ha voluto sottolineare la lungimiranza e l'attualità di una problematica assai diffusa, ma ancora troppo poco considerata e compresa dalla società nel suo complesso. "A tal proposito - ha concluso Oliverio - salutiamo con grande favore il fatto che anche la Cei, attraverso il cardinal Bagnasco, solo pochi giorni fa ha denunciato la gravità del fenomeno del gioco d'azzardo e la sua ricaduta fortemente negativa in termini sociali e morali".
L'attività progettuale si articolerà in più fasi e porterà anche all'attivazione di uno sportello rivolto ai nuclei familiari.

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