Le entrate stimate complessivamente dalle proroghe delle concessioni di bingo, scommesse e apparecchi ammontano a 232,7 milioni di euro per il 2025 e altrettanti per il 2026, per un importo complessivo di 465,52 milioni di euro. In dettaglio, la proroga delle concessioni bingo varrà 19,76 milioni di euro annui, quella delle scommesse 74,5 l'anno e quella degli apparecchi da divertimento e intrattenimento 138,5, sempre all'anno.
Queste le stime dei tecnici incluse della relazione tecnica allegata al disegno di legge di Bilancio per il 2025, trasmesso alla Camera, ovviamente in riferimento all'articolo 14 della Manovra, quello relativo alle proroghe delle concessioni di gioco in scadenza.
Sempre in riferimento all'articolo 14, i tecnici rilevano che “per quanto riguarda le concessioni su eventi sportivi, anche ippici e non sportivi in rete fisica, ivi compresi gli eventi simulati, la cui proroga è disposta al comma 1, lettera b), sono previsti oneri maggiorati rispetto alla precedente proroga”.
L'ESTRAZIONE AGGIUNTIVA DI LOTTO E SUPERENALOTTO – Per quanto riguarda invece la stabilizzazione, a partire dal 2025, dell'estrazione aggiuntiva del Lotto e SuperEnalotto del venerdì, prevista dall'articolo 13, la relazione tecnica, sulla base delle proiezioni di raccolta e dei dati già acquisiti, “può dunque condurre a ritenere un plausibile importo per il Lotto pari a euro 108.008.318, per il SuperEnalotto pari a euro 102.632.367 per un totale di euro 210.640.685”.
IL GIOCO A DISTANZA E IL BINGO – Infine, salendo a ritroso l'articolato del capo del disegno di legge dedicato al gioco, le disposizioni dell'articolo 12, quelle in materia di online e di bingo.
Sotto il profilo strettamente finanziario, si evidenzia che la disposizione in esame non determina oneri a carico del bilancio dello Stato, tenuto conto che la quasi totalità degli operatori ha già aderito all’interpretazione accolta dalla previsione in disamina, osservano i tecnici sull'osservazione autentica dell'aliquota di imposta sui casino games, mentre per quanto riguarda le norme sul bingo non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica essendo neutrale sotto il profilo degli effetti finanziari.