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La settimana politica: Senato, confronto ancora aperto su esports e riforma del calcio

27 gennaio 2025 - 11:22

L'agenda del Senato prevede in commissione l'esame del Ddl sulle competizioni videoludiche e dell'atto sulle prospettive di riforma del calcio italiano.

Scritto da Fm
Senato © Wikipedia

Senato © Wikipedia

Ultima settimana di gennaio ai nastri di partenza e nuovo appuntamento con i lavori del Parlamento.

Partiamo dal Senato, e dalle sedute delle commissioni, dove è previsto il confronto su un paio di temi particolarmente seguiti dai nostri lettori.

Il 29 gennaio la commissione Cultura, prima con il Comitato ristretto e poi con la Plenaria, tornerà a discutere l'atto n: 373 "Prospettive di riforma del calcio italiano", che vede come relatore Paolo Marcheschi (FdI).

Più volte in seno all'esame dell'atto in questione è tornato alla ribalta il possibile ripristino della pubblicità al gioco con vincita in denaro come fonte di introiti per il comparto, come proposto anche dalla Figc, dalla Lega di Serie A e anche dal ministro dello Sport Andrea Abodi.

Il 28 gennaio, in commissione Bilancio all'ordine del giorno c'è innanzitutto il disegno di legge (S.970) "Regolamentazione delle competizioni videoludiche", a firma del senatore leghista Roberto Marti, con Dario Damiani (FI) come relatore. Il testo  parte dal riconoscimento del videogioco come "mezzo di espressione artistica, di educazione culturale e di comunicazione sociale" da tutelare anche come opera di ingegno, e "nel rispetto dei princìpi di libertà economica, di tutela dei consumatori e di protezione dei minori, ha come oggetto la creazione di condizioni di parità per gli operatori italiani nel mercato nazionale, europeo e globale".

Nell'ordine del giorno della stessa seduta figura anche il disegno di legge "Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale", a firma della senatrice Lavinia Mennuni (FdI), in cui si parla anche di videogiochi e loot boxes.

Meno "interessante", almeno per i nostri lettori, il calendario dei lavori della Camera, ma nelle sedute delle commissioni di questa settimana si segnala il seguito dell'esame del Dl 201/2024 "Misure urgenti in materia di cultura", decreto legge che nella prima versione ha contemplato il ritorno della pubblicità del gioco con vincita in denaro, poi saltato, pare per la ferma opposizione del ministro alla Cultura Alessandro Giuli e del sottosegretario Alfredo Mantovano, e quindi espunto dal testo bollinato dalla Ragioneria di Stato.

 

 

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