Dl Cultura, il testo bollinato: via le norme su gioco e pubblicità
Arriva il testo bollinato del decreto Cultura: come preannunciato espunte le norme riferite al divieto di pubblicità del gioco.
Scritto da Amr
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La Ragioneria di Stato ha proceduto alla bollinatura del decreto Cultura, varato appena prima di Natale dal Governo. E come preannunciato, ma solo ora si ha l'ufficialità, dal testo che andrà in Gazzetta ufficiale è sparito il riferimento al decreto Dignità per quanto attiene il divieto di pubblicità del gioco. Il testo che era approdato in consiglio dei ministri prevedeva infatti che fosse soppresso il divieto di pubblicità “anche indiretta” del gioco, ma, come si era appreso, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sottosegretario Alfredo Mantovani si erano opposti all'inserimento della disposizione.
Mancava però l'ufficialità che la stessa fosse stata “accantonata”, in attesa di ulteriori valutazioni (e mediazioni) sia sul suo contenuto, sia sull'opportunità di inserirla in un provvedimento dedicato alla cultura.
Per ora, le valutazioni, se ci sono già state, sono state nel senso di espungere la norma. Anzi, l'intero articolo 14 che la conteneva, recante "Disposizioni urgenti in materia di Istituto per il credito sportivo e culturale".
Il testo bollinato si ferma a 13 articoli, l'ultimo come di prassi riservato all'entrata in vigore. Ovviamente, dopo la pubblicazione in Gazzetta ci sarà l'iter della sua conversione in legge e nel corso dei lavori parlamentari si potrebbe tornare a discutere e a riproporre la disposizione.