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Lombardia, Senna (Iv-Azione): 'Gioco, riconoscere gestori e varare norme nazionali'

16 dicembre 2022 - 16:51

ll consigliere lombardo Gianmarco Senna (Azione-Italia Viva) invita il Governo Meloni a tutelare il gioco legale e auspica il riconoscimento giuridico del gestore all’interno della filiera.

Scritto da Redazione
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Quella del gioco è “un’industria fondamentale per la nostra economia che nel solo 2021 ha portato nelle casse dello Stato 8 miliardi e mezzo di euro dalle imposte derivanti dal settore. 
Nonostante ciò, tutto il settore ha ingiustamente sofferto le decisioni dei governi durante la pandemia, più a causa dei pregiudizi che per reali esigenze legate alla sicurezza sanitaria. 
Ma non solo in pandemia, gestori e esercenti sono soggetti ad una pressione fiscale eccessiva, una tassazione proibitiva (parliamo di circa il 74 percento sul totale delle entrate) che rappresenta un ostacolo allo svolgimento sereno delle attività e questo rientra nell’approccio proibizionista dello Stato, nonostante gli incassi dei quali gode, ridistribuendo briciole a chi porta avanti tutta l’industria”.

Lo rimarca Gianmarco Senna, consigliere regionale della Lombardia per Azione-Italia Viva, dopo aver partecipato alla riunione della delegazione lombarda di Sapar, l’Associazione nazionale gestori gioco di Stato, tenutasi il 14 dicembre a Milano.

“Quando si parla di gioco, dobbiamo tenere a mente che la filiera di ogni attività ludica comprende tante figure professionali diverse, circa 150mila posti di lavoro, tra impiegati diretti e indiretti, una ragione più che valida per tutelarla, valorizzandola nei modi opportuni”, sottolinea Senna, che quindi lancia la sua proposta per tutelare il settore: “Si cominci ragionando in concreto sulle proposte avanzate da Sapar: il riconoscimento giuridico del gestore all’interno della filiera dei giochi di Stato e l’introduzione di una normativa uniforme in sostituzione a quelle frammentarie territoriali attualmente in vigore.
Non per ultimo, chi gestisce e esercita il gioco pubblico è sentinella di legalità: la criminalità organizzata posa le mani dove non c’è Stato e si alimenta con il proibizionismo. Non dimentichiamoci che il gioco d’azzardo è stato per molto tempo una fonte di finanziamento per le attività delle mafie. Tuteliamo il gioco legale”.
 

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