Sono oltre 2600 gli emendamenti presentati al testo della legge di Bilancio e depositati in commissione Bilancio al Senato. Nel dettaglio, 1103 sono a firma del Partito democratico, 945 dal Movimento cinque stelle, 330 di Alleanza verdi e sinistra, circa 150 quelli di Italia viva e 91 di Azione, ora nel gruppo Misto.
A sorpresa, “violando” l'accordo stretto con la maggioranza parlamentare di cui fa parte, ne ha presentati tre anche la Lega, che però si è affrettata a precisare la non onerosità delle misure richieste in tali emendamenti.
Al momento non si sa se fra i 2600 emendamenti in questione qualcuno sia dedicato al gioco o all'ippica, comparti che aspettano novità soprattutto in materia di bandi (il primo, che attende anche di conoscere i contenuti del decreto attuativo relativo al riordino previsto dalla riforma fiscale) e di tagli (il secondo, che rischia di dover dare lo stop alle corse dal 2024).
Quello che è certo è che la Manovra italiana ha ricevuto una “promozione con riserva” dalla Commissione europea: il nostro Paese infatti fa parte del gruppo di nove Paesi dell'eurozona “rimandati”, dove figurano Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Slovacchia.
Bruxelles ha infatti rilevato che nel piano di Bilancio presentato l'Italia non rispetta pienamente il tetto di spesa previsto per il prossimo anno in base alla raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea, e che quindi deve “essere pronta a introdurre le misure necessarie” per sistemare le finanze pubbliche, rischiando una procedura per deficit eccessivo nel 2024.
Intanto, nella seduta di ieri, 21 novembre, la commissione Bilancio del Senato ha proseguito l'esame del testo sospeso nella seduta antimeridiana del 16 novembre, e dichiarato quindi conclusa la discussione generale sul disegno di legge, rinviandolo poi ad altra seduta.
Il Ddl sarà discusso in Aula nella settimana dal 4 al 7 dicembre.
Stessa sorte per il disegno di legge Anticipi (Ddl n. 912 di conversione del decreto-legge n. 145 recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili), contenente anche l'emendamento proposto (contrassegnato dal numero 22.0.14) dai senatori leghisti Elena Murelli, Elena Testor e Marco Dreosto, riguardante la possibilità di realizzare, da parte dell'Istituto superiore di sanità, uno studio epidemiologico trasversale sulla diffusione fra la popolazione del Disturbo da gioco d'azzardo patologico, entro il 31 dicembre 2024 e con una spesa di di tre milioni di euro.
Dopo la presentazione della riformulazione di alcuni emendamenti, il seguito dell'esame è stato quindi rinviato.
Il Ddl sarà discusso dall'Assemblea nella settimana del 28 novembre.