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Nuovo Governo: la partita dei sottosegretari, le ipotesi per i giochi e l'ippica

25 ottobre 2022 - 10:35

Tante le ipotesi sul tavolo per la nomina dei sottosegretari del Governo Meloni e il conferimento delle deleghe: occhi puntati su quelle per i giochi e l'ippica, dove tira aria di riconferme.

Scritto da Fm
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Fatto il Governo, è ora di riempire le altre caselle: quelle relative ai vice ministri e ai sottosegretari.
Nel giorno in cui la premier Giorgia Meloni illustra le sue linee programmatiche alla Camera e Senato, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui possibili nomi a cui tali incarichi verranno affidati, comprese le deleghe al gioco pubblico e all'ippica, due dei principali temi di interesse della nostra testata.

Una sorta di grande risiko nel quale bisogna fare attenzione a piazzare tutte le diverse pedine, per assicurare il "bilanciamento" degli equilibri interni alla maggioranza e quindi la stessa tenuta dell'Esecutivo.
Si preannuncia già un braccio di ferro fra Forza Italia e Lega, con il partito guidato da Silvio Berlusconi che rivendica per sé qualche sottosegretario e viceministro in più del “collega” di maggioranza.
Ad esempio puntando sulla riconferma di Francesco Paolo Sisto come sottosegretario  alla Giustizia, su  Deborah Bergamini e Alberto Barachini per la delega all’Editoria, su Sestino Giacomoni come uno dei tre sottosegretari all’Economia, su Valentina Aprea all'Istruzione e su Valentino Valentini per gli Esteri, oppure  alla Difesa o agli Affari europei.  

La Lega invece sembra avere, almeno per il momento, pretese più miti. In questo caso circolano i nomi di Federico Freni e Claudio Durigon, per deleghe di rilievo nei ministeri economici: una voce che potrebbe portarli ad occuparsi di gioco, come avvenuto nel Governo precedente, e magari alla ripresa dell'iter del disegno di legge delega per il riordino del settore, proposto da Freni, bollinato dalla Ragioneria di Stato ma mai arrivato all'esame del Consiglio dei ministri e quindi neppure al dibattito in Parlamento. Ma non è detto che FdI e Forza Italia non avanzino proposte in tal senso, considerando che il ministro dell'Economia e Gian Carlo Giorgetti, in quota Lega. Spetterà comunque a lui l'ultima parola, con l'attribuzione delle deleghe.

Restando in casa Lega, ecco emergere il nome di una vecchia conoscenza del comparto dei giochi: Edoardo Rixi, già assessore allo Sviluppo economico della Liguria e fra i principali fautori dello stop all’entrata in vigore della legge regionale in materia del 2012 deciso nel 2018 insieme con la Giunta Toti, propedeutico al varo di una nuova normativa in materia ai tempi promessa di lì a poche settimane, di fatto non ancora arrivata, a oltre quattro anni di distanza. Rixi però non dovrebbe occuparsi di questa tematica, ma sarebbe in corsa per un posto come vice alle Infrastrutture, accanto al ministro Matteo Salvini.

Fratelli d'Italia invece dovrebbe tenere per sé  il ruolo di sottosegretario all'Attuazione del programma, che andrebbe a Giovanbattista Fazzolari, papabile anche per l'assegnazione della delega ai Servizi segreti, e quelli dei sottosegretari al Turismo (Gianni Berrino), all'Istruzione  (Paola Frassinetti), alle Finanze (Maurizio Leo).

Infine, la rappresentanza di Noi Moderati dovrebbe essere assicurata alla Salute, con la conferma di Andrea Costa. Ma si parla anche di Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc, che potrebbe andare all'Agricoltura, dove potrebbe però restare il forzista Francesco Battistoni, che ha ricoperto l'incarico di sottosegretario con delega all'ippica fino a pochi giorni fa.

Altro tassello da completare è quello delle presidenze delle Commissioni, per le quali sono in lizza anche le opposizioni, con Movimento 5 stelle e Terzo polo che puntano alla Vigilanza Rai, mentre il Partito democratico al Copasir. 
Uniformandosi agli auspici della neo premier - “fare presto” e “lavorare insieme con responsabilità” -   la prima convocazione delle commissioni parlamentari di garanzia, quelle permanenti e, a seguire, le bicamerali, potrebbe realizzarsi già nella prima settimana di novembre.

Da tenere d'occhio i possibili vertici delle commissioni Bilancio: per la Camera di parla di Giulio Tremonti, come esponente di Fratelli d'Italia, mentre al Senato la presidenza dovrebbe andare al forzista Dario Damiani. 


 

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