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Game Over, Bindi: 'Riforma gioco secondo indicazioni Antimafia'

01 febbraio 2018 - 12:28

L'onorevole Rosy Bindi commenta l'operazione della Polizia Game Over e auspica riforma del gioco secondo indicazioni della commissione Antimafia.

Scritto da Redazione
Game Over, Bindi: 'Riforma gioco secondo indicazioni Antimafia'

“Il gioco sporco delle mafie sta crescendo in modo esponenziale e sfrutta le troppe falle presenti nel sistema di scommesse online. Lo conferma l’ultima e importante operazione della Squadra mobile di Palermo e dello Sco, coordinata dalla Dda di Palermo, che ha smantellato la rete mafiosa di agenzie di scommesse sparse in tutto il Paese e al cui centro c’era la figura di un importante imprenditore del settore, Benedetto Bacchi, con società con sede a Malta e che operavano sul territorio nazionale".

Con queste parole, l’onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, commenta l'operazione della Polizia denominata "Game Over" che ha scoperto i legami fra una rete di 700 agenzie di scommesse e Cosa Nostra.

"Forte dell’appoggio delle famiglie mafiose di Palermo con le quali l’imprenditore aveva stretto un vero e proprio accordo, era riuscito a imporre il proprio marchio, facendo crescere in Italia e all’estero un circuito criminale e illegale funzionale agli interessi di Cosa nostra, in grado di generare profitti enormi che venivano riciclati e ripuliti nel tessuto economico locale. E inquieta scoprire che Bacchi voleva partecipare alla sanatoria per le sue 700 agenzie versando 7 milioni di euro, mentre ne guadagnava almeno un milione al mese", prosegue Bindi.
 
 
"La capacità delle mafie di occupare nuove frontiere di arricchimento va contrastata chiudendo con rapidità i varchi nei quali riescono a infilarsi. Il mondo dell’azzardo legale è uno di questi ed è più che mai urgente la riforma del settore, secondo le indicazioni da tempo avanzate dalla Commissione Antimafia”, conclude l'onorevole.
 
DE RAHO - Il procuratore nazionale Antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho a Lecce, sottolinea: "Le mafie oggi  sono tutte strutturate, al di là dei gruppi camorristici, o di quelli che operano nella provincia di Foggia, che sono ancora gruppi molto sanguinari e più 'fluidi' e non radicati sul territorio, altrove le mafie sono ormai radicate e molto forti perché riescono a strutturarsi sia nel settore economico sia in quello politico, mantenendo poi un controllo sul territorio con una struttura militare che consente di continuare ad esercitare estorsioni, usura e scommesse on line, settore questo tra i più floridi perché consente di aggirare la normativa, il controllo e vigilanza sul riciclaggio".
 

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