Padova: comune lancia bando di gara contro il gioco patologico
Continuano le azioni a livello locale in materia di gioco patologico. Questa volta niente ordinanze o regolamenti su orari e localizzazione delle sale da gioco. Il comune di Padova, infatti, ha lanciato un bando per contrastare il Gap. La gara è rivolta alle associazioni iscritte al registro comunale e scade il prossimo 30 agosto.
Scritto da Sm
Il bando, lanciato dall'Ufficio Pace Diritti Umani e Solidarietà del Comune, si propone di contrastare il gioco d’azzardo patologico tramite proposte educative dirette alle scuole secondarie di secondo grado, da sviluppare nell’anno scolastico 2014/2015. Le proposte didattiche vengono raccolte in un unico progetto dal titolo ‘Giovani protagonisti di cambiamento: contrastiamo la ludopatia’. Le finalità del bando rientrano nel progetto ‘Diritti Umani e Pace: dalle scuole alla città, dalla conoscenza all'azione’ e nell’anno europeo della conciliazione tra vita professionale e vita familiare.
A CHI È RIVOLTO - Il bando è riservato alle associazioni iscritte al Registro comunale di Padova, che nel loro statuto promuovono le finalità e i temi del progetto ‘Diritti Umani e Pace: dalle Scuole alla Città, dalla conoscenza all'azione’. Per partecipare è necessario presentare una proposta per le scuole con uno dei seguenti contenuti: prevedere percorsi didattici che si pongano in contrasto con il fenomeno della "Ludopatia nei giovani" e propongano riflessioni e soluzioni che tengano conto della nota Dipartimento per le Dipendenze Ulss 16 di Padova, come indicato nel bando scaricabile dalla sezione "Documenti", a destra di questa pagina; aiutare i giovani a riflettere su come superare il problema della "ludopatia" e rendersi parte attiva di una nuova cultura con la proposizione di iniziative economiche e di imprenditorialità giovanile sostenibili, eque e solidali, in un'ottica di welfare generativo, e la valorizzare il ruolo della famiglia come cellula fondante della società; promuovere la scoperta di nuovi lavori creativi dove l'impegno e l'originalità della persona possano proporsi come ‘valori’ in opposizione al degrado indotto dal gioco.