skin

Pdl imposta giochi, Berruto (Pd) ancora contro ministro Abodi: 'Che fa, si dimette?'

19 gennaio 2024 - 12:42

Si spostano sui social gli strali del deputato Dem contro il parere contrario del ministro dello sport alla proposta di legge sui fondi per lo sport di base derivanti dall'imposta sulle scommesse. Nel frattempo presenta una interrogazione al governo sul capo degli arbitri di calcio, accusato di match fixing.

Scritto da Dd
Foto dal sito Mauroberruto.com

Foto dal sito Mauroberruto.com

"Ministro Abodi, le ha votato contro la sua maggioranza. Che fa, si dimette?" 

Così, in un post sul suo profilo Facebook, il deputato Mauro Berruto accoglie la notizia di quanto avvenuto nella seduta della commissione cultura e sport del 17 gennaio (da lui abbandonata dopo un battibecco proprio con il ministro Abodi), seduta nel corso della quale il ministro è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza che ha votato, contro il parere del governo, a favore di una norma della proposta di legge a prima firma Molinari che estende agli enti territoriali e agli enti pubblici la possibilità di prevedere forme di azionariato popolare per le proprie società sportive.

Continua dunque sui social la battaglia verbale tra il deputato Berruto e il ministro dello Sport Andrea Abodi.

Dopo che il ministro, nella giornata di mercoledì 17 gennaio in commissione Cultura alla Camera, ha affossato il lavoro svolto sulla proposta di legge di Berruto per sostenere gli sport di base grazie a un fondo da 80 milioni creato con una imposta sugli introiti delle scommesse sportive, il deputato Dem aveva preferito abbandonare, polemicamente, la seduta.

Il ministro aveva motivato la sua posizione spiegando che ritiene la proposta di legge in contrasto con lo schema di decreto legislativo del Consiglio dei ministri sul riordino del settore dei giochi, aggiungendo tuttavia, rivolto a Berruto, che le sue esternazioni sono "espressioni di un disagio".

Da lì Berruto non si è più fermato, continuando a rivolgersi a distanza (tramite i social, appunto), al ministro.

Lo ha fatto poche ore dopo la commissione, accusando il ministro di "bullismo istituzionale" per quella frase su disagio. E lo ha fatto anche in seguito, come nel post di ieri, 18 gennaio, riportato qui sopra, dove chiede ad Abodi "che fa, si dimette?".

"Avete vinto voi, ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice", scrive Berruto citando il celebre Mediterraneo (1991) di Gabriele Salvatores. Aggiungendo in un successivo post: "Ieri, quando Abodi ha detto NO a 80 mln di euro per lo sport sociale, scuole, cultura del movimento per la terza età e per gli atleti con disabilità. E quando Fratelli d’Italia ha votato contro a un emendamento che fino a 25 min prima portava la propria firma."

Intanto non si ferma, l'attività di Berruto, anche in ambito istituzionale. Nella seduta di ieri, 18 gennaio, della Camera, il deputato Pd è tornato sul tema delle scommesse sportive, ma solo marginalmente, citando una vicenda relativa al capo degli arbitri delle principali manifestazioni calcistiche nazionali.

"Nella riunione del 3 luglio 2023 del comitato nazionale", ricorda Berruto, "il presidente dell’Aia proponeva la nomina, per la stagione sportiva 2023/2024, dell’associato Matteo Trefoloni quale responsabile del settore tecnico arbitrale, nonostante l’opposizione di quattro degli otto componenti eletti di tale organo che, ritenevano non opportuna la nomina, in conseguenza di un procedimento penale attualmente pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Prato, che attiene ad una vicenda strettamente connessa all’attività arbitrale perché relativa all’alterazione del risultato di una competizione sportiva calcistica; risulta altresì che la Federazione italiana giuoco calcio si è costituita parte civile nel predetto procedimento penale".

Chiede quindi Berruto, al Governo, se "sia a conoscenza dei fatti suesposti e in ogni caso, se e quali iniziative, di carattere normativo intenda porre in essere, per quanto di competenza e di intesa con il Coni e la Federazione italiana giuoco calcio, affinché situazioni come quella esposta non abbiano nel futuro a ripetersi".

Altri articoli su

Articoli correlati