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Polillo in commissione Bilancio: "Aumento Preu su gioco favorisce illegalità"

28 giugno 2012 - 08:27

Con riferimento alle coperture individuate per il ddl ‘Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare’, il sottosegretario Gianfranco Polillo ha evidenziato ieri in commissione Bilancio della Camera: “Con riferimento al proposto aumento delle aliquote del prelievo erariale unico sui giochi, occorre evitare di favorire indirettamente il gioco illegale rendendo meno attrattivo quello legale”. Ceriani: “Illustreremo effetti riorganizzazione agenzie, sui giochi stratificazione norme” Nuove norme sul gioco e futuro Aams/Assi, raffica di interventi in commissioni riunite in Senato Ddl sul gioco, conclusa la discussione generale Scandroglio (Pdl): La riforma del gioco è una priorità, bene lavoro del Senato Fluvi e Garavini (Pd): No a restituzione deposito cauzionale a concessionari

Scritto da Sara

Polillo risponde al deputato Lino Duilio (Pd) che, con specifico riferimento alla materia dei giochi, afferma: “La raccolta annua derivante dai giochi ammonta a circa 80 miliardi di euro, a fronte dei quali si registrano introiti per l'Erario pari a circa 9 miliardi di euro, e, pur esprimendo un giudizio generalmente negativo sul fatto che lo Stato di fatto istighi i cittadini al gioco, ritiene che sia ipotizzabile la devoluzione di una modesta quota degli introiti del settore ad una causa meritevole, come quella perseguita dal provvedimento in esame”.

Rolando Nannicini (Pd) ritiene necessario “un approfondimento in ordine all'utilizzo con finalità di copertura delle maggiori entrate derivanti dai giochi, ricordando come nel decreto-legge n. 138 del 2011 si fosse richiesto di realizzare maggiori entrate nei settori dei giochi e dei tabacchi per un importo complessivo di 1,5 miliardi di euro annui. Sottolinea, peraltro, come solo una modesta quota della raccolta complessiva, pari a circa 80 miliardi euro, sia destinata all'entrata del bilancio dello Stato, in quanto le vincite ammontano a circa 61 miliardi di euro, mentre l'Erario incassa meno di 9 miliardi di euro. Ritiene, pertanto, ipotizzabile una riduzione della quota della raccolta destinata ai giocatori, che potrebbe scendere al 70 per cento, ed un incremento fino al 20 per cento del prelievo erariale unico. Rileva, inoltre, come sia stato prospettato l'inserimento della cura della ludopatia nei livelli essenziali di assistenza e si rendano pertanto necessarie adeguate risorse per le conseguenti terapie, ritenendo che vi siano margini per interventi correttivi, anche in considerazione dell'andamento crescente della raccolta. A suo avviso, è quindi opportuno affrontare un dibattito serio su questi temi, coinvolgendo anche i rappresentanti dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato”.

Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione, con riferimento a quanto osservato dal deputato Nannicini, fa presente che la materia dei giochi è di competenza della Commissione finanze.

Alberto Giorgetti (Pdl) fa presente che la Commissione finanze sta preparando una risoluzione in Commissione sul tema dei giochi. Evidenzia quindi come le scelte effettuate negli anni passati non sono il frutto di una visione consolidata ed immutabile, ma sono state imposte dalla necessità di contenere il fenomeno dei giochi e delle scommesse illegali. Sottolinea in proposito come un eccessivo livello di tassazione renderebbe i giochi leciti non più competitivi rispetto a quelli illeciti. Rileva come, più che aumentare la tassazione sulle scommesse legali, occorrerebbe impegnarsi a fare emergere il sommerso, garantendo in tal modo ulteriori entrate per l'erario. Ritiene che agendo su talune lacune normative la questione potrebbe utilmente essere affrontata. Con riferimento alle scommesse in via telematica, rileva come vi siano ulteriori difficoltà di tipo tecnico, che vanno oltre il livello della tassazione, il cui aumento anche in questo caso favorirebbe il campo dell'illegalità. Con riferimento alla ludopatia, ricorda che non vi sono risorse adeguate per le regioni per fronteggiare tale tema, anche se la patologia è già stata inclusa in un progetto nazionale. Rileva tuttavia come il tema debba essere riportato nella giusta dimensione e ricorda che sul punto permane la competenza normativa nazionale anche rispetto a quanto stabilito in sede europea.

Maino Marchi (Pd) reputa opportuno che il confronto e l'approfondimento sul tema dei giochi avvengano con il coinvolgimento della Commissione finanze, competente in materia, ricordando altresì come la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, abbia approvato lo scorso anno una specifica relazione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e illecito e come presso il Senato siano in discussione proposte di legge che affrontano anche il tema delle ludopatie. In ogni caso, rileva come in questi ultimi anni si è registrato un crescente aumento della raccolta, al quale non hanno fatto riscontro né un analogo incremento delle entrate erariali né un apprezzabile contenimento del gioco illegale.

Infine il presidente Giancarlo Giorgetti propone di deliberare la richiesta di una relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, da trasmettersi entro dieci giorni. La Commissione approva la proposta del presidente.

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