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Conte: 'Nostri obiettivi affidati alla pagina scritta'

05 giugno 2018 - 10:39

Il premier Giuseppe Conte in Senato illustra gli obiettivi perseguiti nel contratto di governo tra M5S e Lega.

Scritto da Amr
Conte: 'Nostri obiettivi affidati alla pagina scritta'

Dobbiamo offrire risposte concrete ai cittadini. Tutti noi dobbiamo essere spinti a un supplemento di responsabilità”. Lo afferma nel suo intervento in Senato il premier Giuseppe Conte, che chiede la fiducia “non solo a favore di una squadra di governo, ma anche di un progetto di cambiamento per l'Italia, formalizzato sotto forma di contratto e che ha una legittimazione sostanziale e formale. I nostri obiettivi sono affidati alla pagina scritta e dichiarati in maniera trasparente, e ci siamo vincolati ad adottare tutte le iniziative e misure necessarie a perseguirli”.

Conte afferma: "Mi propongo a voi, e attraverso voi ai cittadini, come l'avvocato che tutelerà l'interesse dell'intero popolo italiano. Qualcuno ha considerato queste novità in termini di netta cesura con le prassi istituzionali che sin qui hanno accompagnato la storia repubblicana, quasi un attentato alle convenzioni non scritte che hanno caratterizzato l'ordinario percorso istituzionale del nostro Paese. Tutto vero. Dirò di più: non credo si tratti di una semplice novità. La verità è che abbiamo apportato un cambiamento radicale del quale siamo orgogliosi". Conte conclude l'enunciazione dei "temi più rilevanti del contratto di governo" affermando: "Il popolo si è espresso e ha chiesto il cambiamento, ora la parola sta a voi".

LA TEMPISTICA – La discussione in Aula sulle comunicazioni di Conte inizierà alle ore 14,30 e durerà tre ore, ci sarà poi il tempo per la replica di Conte. Il voto di fiducia, con appello nominale, inizierà alle ore 19,15 circa e domani 6 giugno sarà la volta della Camera, dove il premier è atteso alle 13,30 di oggi per le comunicazioni.

IL CONTRATTO DI GOVERNO - Come noto, il contratto di governo contiene un capitolo dedicato al gioco: "Con riguardo alla problematica del gioco d'azzardo sono necessarie una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia sana, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell'azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (slot machines, videolottery) e  forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute; obbligo all'utilizzo di una tessera personale per prevenire l'azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciabilità dei flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e le infiltrazioni mafiose.
È necessaria una migliore regolamentazione del fenomeno, prevedendo il rilascio dell'autorizzazione all’installazione delle slot machine - Vlt solo in luoghi ben definiti (no bar, distributori ecc), la limitazione negli orari di gioco e l'aumento della distanza minima dai luoghi sensibili (come scuole e centri di aggregazione giovanile)".

I SOTTOSEGRETARI – Intanto, attesa per la nomina dei sottosegretari. Rumors danno per possibili nuovi sottosegretari all'Economia i leghisti Massimo Garavaglia e Alberto Bagnai. Il primo si è occupato in diverse occasioni di gioco, come assessorre alla Regione Lombardia e nell'ambito della Conferenza unificata. Allo Sviluppo economico potrebbe andare il deputato lombardo vicino al M5S, Stefano Buffagni, il quale potrebbe avere la delega alle Partecipate statali e alle banche. Nicola Molteni dovrebbe essere in pole per l'Interno, con possibile delega anche alla vigilanza sulle Case da gioco.
E ovviamente attesa anche per la presidenza delle varie commissioni: tra quelle di cui, di solito, la nomina spetta alle opposizioni, figura l'Antimafia, che potrebbe andare al senatore del Pd Franco Mirabelli, in questa e nell'attuale legislatura molto attivo sul fronte del gioco. Nella passata legislatura, sotto la presidenza di Rosy Bindi, la commissione aveva redatto una relazione sul tema della legalità del gioco.
IL DIBATTITO IN AULA - Alle comunicazioni del premier Conte è seguito un lungo dibattito, che si è concluso con la presentazione della mozione di fiducia a firma dei senatori Vito Crimi (M5S) e Stefano Candiani (Lega), e poi con le repliche del presidente del consiglio.

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