Conte: 'Gioco, aumentata la pressione fiscale'

La tradizionale conferenza stampa di fine anno del premier di turno, e che coincide, stavolta, con la discussione alla Camera del disegno di legge di bilancio per il 2019, è occasione, per il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, per soffermarsi, seppure di passaggio, anche sul gioco.

Nel parlare dell'aumento della pressione fiscale, tema sottolineato anche dal presidente dell'Ufficio parlamentare di Bilancio Giuseppe Pisauro nella sua audizione di ieri 27 dicembre in commissione Bilancio, Conte afferma: "Non ho il dato finale ma anche se si dovesse confermare che l’anno scorso era al 42 percento e adesso è al 42,4 percento non significa che stiamo aumentando la pressione fiscale sui cittadini”.

Secondo Conte "quel dato si giustificherà", tra l'altro, con l’aumento del prelievo per “le assicurazioni; la web tax, chiediamo un miliardo e mezzo ai giganti del web; chiediamo alle imprese che operano nel gioco, abbiamo aumentato anche lì la pressione fiscale".

Facendo riferimento alle misure sul gioco, in particolare sulla sua ulteriore tassazione, inserite nella Manovra, Conte afferma che l’incremento della tassazione sui giochi è stato aggiunto durante la fase finale del negoziato con Bruxelles per reperire ulteriori risorse, e parlando dell'ires da applicare agli enti no profit aggiunge. "Devo assumermi le mie responsabilità. Quando si commette un errore bisogna ammetterlo. Questa è una misura aggiunta da ultimo nel disegno riformatore, quando era in corso, alle ultime battute, il negoziato con Bruxelles, per recuperare risorse. Come la web tax e l’aggravio per quanto riguarda la tassazione dei giochi d’azzardo, si è pensato di innestare la proposta di questa soluzione, che mi è sembrata plausibile, valutando complessivamente altre misure”.