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Sponsorizzazioni scommesse, Vezzali: 'Ipotizzare regole diverse'

31 gennaio 2022 - 12:26

La sottosegretaria allo Sport, Vezzali, ribadisce necessità di 'una diversa e costruttiva regolamentazione' sulle sponsorizzazioni degli operatori di scommesse ai club.

Scritto da Redazione
Sponsorizzazioni scommesse, Vezzali: 'Ipotizzare regole diverse'

“Divieto sponsorizzazioni da agenzie di scommesse? Non voglio andare contro la sensibilità di chi nei governi precedenti ha istituito questo divieto, però constato che non ha sortito gli effetti sperati. Penso che, date le circostanze, possa essere ragionevole ipotizzare una diversa e costruttiva regolamentazione che, mantenendo ferma la lotta alla ludopatia, consenta di sfruttare quei budget che comunque sono destinati ai club. Penso che si debba intervenire sul diritto di immagine usato dai concessionari, tant'è che al tavolo ci sarà l’agenzia dei Monopoli”.

Con queste parole, la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, ribadisce l'intenzione, espressa già diverse volte, di verificare i margini di un intervento normativo in merito alla possibile sospensione temporanea del divieto di pubblicità al gioco, in vista dell'apertura del tavolo di confronto fra Governo e Federazione italiana giuoco calcio per risolvere la crisi del settore ma anche alle rappresentanze del mondo dello sport in generale.

 

In un’intervista al Sole 24 Ore, Vezzali fa il punto su diverse questioni care al mondo del calcio ed evidenziate dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso dell'ultima riunione del Consiglio federale.
“Una premessa: il calcio italiano è un pilastro dello sport italiano, e non è solo quello super professionistico della serie A, dentro cui pure viaggiano realtà diverse. Ma l’attenzione del Governo deve essere rivolta a tutto lo sport e alle difficoltà che sta affrontando. Riguardo al calcio siamo intervenuti, pur nelle oggettive e gravi difficoltà del momento con il credito d’imposta del 50 percento sulle sponsorizzazioni e con i ristori sui tamponi e altre spese sanitarie. Non dimentico poi le misure di cui hanno usufruito i club nel 'decreto Crescita' e in quello degli 'impatriati', oltre alle agevolazioni sulle imposte. Prima con la legge 178/20 che prevedeva rate in 24 mesi, poi con la legge di Bilancio per i primi 4 mesi del 2022 e una rateizzazione in 7 mesi. Aggiungo che è allo studio la possibilità di ampliare l’arco temporale fino a 20 mesi. Lo sport, e il calcio, non devono però dimenticare come la crisi sia antecedente al Covid. Non si possono solo invocare aiuti di Stato. Il Governo e la politica possono spingere sull’acceleratore, ma per un reale cambio di passo, c’è bisogno che anche il calcio cominci a correre”.
 
La sottosegretaria allo Sport poi torna sull'annunciato tavolo di confronto con i vertici dello sport. “Si dedicherà alle difficoltà economiche che sta attraversando lo sport professionistico, di vertice e l’intero comparto, per esaminare la situazione e per la valutazione di proposte serie ed efficaci, tenendo conto che realtà diverse impongono risposte tra loro diverse. Priorità? In questa prima fase dovremo identificare soluzioni che possano, in tempi brevi, dare frutti. Penso a ristori e rimborsi, ma soprattutto ad ”.
 
Un tavolo al quale mondo del calcio dovrà portare le proprie proposte di riforma, conclude Vezzali: “Vorrei essere di impulso all’attuazione di temi sui quali riscontro resistenze ma che sono ben presenti a tutti e che, peraltro, sono anche presenti nel programma del presidente Gravina: riforme dei campionati, sostenibilità, licenze, controlli e trasparenza dei bilanci e nelle partecipazioni societarie, flessibilità contrattuale con tetti salariali e budget, un freno alle commissioni dei procuratori, contenimento dei costi. Vogliamo, tutti insieme, realizzare il gol della vittoria, ma per farlo c’è bisogno di azioni concrete”.
 

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