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Consiglio Puglia, M5S: 'Legge gioco ben fatta? Meglio il Piemonte'

28 giugno 2019 - 13:22

I consiglieri M5S della Puglia, Marco Galante e Grazia Di Bari, criticano nuova legge regionale sul gioco e citano come esempio il Piemonte.

Scritto da Redazione
Consiglio Puglia, M5S: 'Legge gioco ben fatta? Meglio il Piemonte'

 

“Sentir dire dal consigliere Santorsola che la legge pugliese per il contrasto all’azzardopatia da lui presentata è ben fatta è un paradosso. Probabilmente lo è per le lobbies del gioco, non certo per i cittadini. Ancora di più se per affermarlo si cita l’Eurispes, definendolo imparziale, quando non è proprio così visti i rapporti con i concessionari risalenti già a 10 anni fa. Le ricerche dovrebbero essere condotte da enti terzi e imparziali, e in questo caso non è così, è evidente il possibile conflitto d’interessi. Perché invece non si cita il rapporto della Fondazione Antiusura e non si guarda a regioni virtuose dove le leggi restrittive hanno davvero ridotto il fenomeno?” 

 

Lo dichiarano i consiglieri del Movimento 5 Stelle della Puglia, Marco Galante e Grazia Di Bari, tornando sul plauso dell'Eurispes alla nuova legge regionale sul gioco, rivendicato poi dal consigliere Mimmo Santorsola, proponente del testo.
 
 
“Si tratta di valutazioni espresse in totale indipendenza che danno il senso ad un lavoro compiuto nonostante mille difficoltà ed ancora più numerose contrarietà e che, pertanto, mi piace condividere.
Il compito istituzionale di un consigliere regionale, infatti, è quello di proporre leggi che tutelino gli interessi della comunità, discuterle nelle sedi deputate e vigilare sulla loro corretta applicazione anche se nella pratica quotidiana, per sfuggire alle responsabilità, 'il legislatore è sempre propenso ad abdicare al proprio ruolo di dominus della materia'.
Il provvedimento licenziato dal Consiglio regionale, ovviamente, non può e non deve essere definitivo: è necessario un aggiornamento periodico in linea col mutare dei tempi ed è improcrastinabile l’introduzione di norme di facile applicazione tecnica che sono, però, di esclusiva competenza statale.
Purtroppo questo governo, dopo tanti proclami, è ancora colpevolmente latitante!”, afferma Santorsola.
 
 
Galante e Di Bari invece osservano che “Tra il dicembre 2017 e il fine anno 2018, in Piemonte, grazie a una legge regionale che ha mantenuto anche il cosiddetto 'distanziometro', il consumo di scommesse, lotterie e slot machine è diminuito del 10 percento, mentre nel resto d’Italia, l’espansione del gioco d’azzardo è aumentata di 5,3 punti percentuali. Invece, la Puglia fa marcia indietro su tutta la linea cancellando, quanto di buono c’era nella legge del 2013. 
Se la legge è davvero così buona come mai non abbiamo sentito una sola parola da Emiliano dopo la sua approvazione? Evidentemente se ne vergogna anche lui tanto da aver preferito nascondersi piuttosto che essere in aula mentre si votava. Il Piano regionale sul gioco d'azzardo del 2017 recitava testuale: 'L’eccessiva proliferazione degli esercizi commerciali che gestiscono giochi leciti e la martellante spesso ingannevole offerta pubblicitaria favoriscono il consumo, per cui va difeso con convinzione il principio di collocare detti esercizi a distanza di sicurezza dai luoghi di aggregazione giovanile e dalle scuole, come già normato dalla L. R. 43/2013'. Cosa si è fatto in Puglia? Si è ridotta a 250 metri la distanza dai luoghi sensibili. Niente neanche sul fronte no slot day o osservatorio per cui sono stati stanziate numerose risorse. Di certo un modello da non esportare”.
 

Consiglio Puglia, M5S: 'Legge gioco ben fatta? Meglio il Piemonte'

I consiglieri M5S della Puglia, Marco Galante e Grazia Di Bari, criticano nuova legge regionale sul gioco e citano come esempio il Piemonte.

 

Sentir dire dal consigliere Santorsola che la legge pugliese per il contrasto all’azzardopatia da lui presentata è ben fatta è un paradosso. Probabilmente lo è per le lobbies del gioco, non certo per i cittadini. Ancora di più se per affermarlo si cita l’Eurispes, definendolo imparziale, quando non è proprio così visti i rapporti con i concessionari risalenti già a 10 anni fa. Le ricerche dovrebbero essere condotte da enti terzi e imparziali, e in questo caso non è così, è evidente il possibile conflitto d’interessi. Perché invece non si cita il rapporto della Fondazione Antiusura e non si guarda a regioni virtuose dove le leggi restrittive hanno davvero ridotto il fenomeno?”

 

 

Lo dichiarano i consiglieri del Movimento 5 Stelle della Puglia, Marco Galante e Grazia Di Bari, tornando sul plauso dell'Eurispes https://www.gioconews.it/cronache/70-generale20/60919-gioco-legale-e-dipendenze-eurispes-dalla-puglia-esempio-virtuoso alla nuova legge regionale sul gioco, rivendicato poi da Mimmo Santorsola, proponente del testo.


Si tratta di valutazioni espresse in totale indipendenza che danno il senso ad un lavoro compiuto nonostante mille difficoltà ed ancora più numerose contrarietà e che, pertanto, mi piace condividere.
Il compito istituzionale di un consigliere regionale, infatti, è quello di proporre leggi che tutelino gli interessi della comunità, discuterle nelle sedi deputate e vigilare sulla loro corretta applicazione anche se nella pratica quotidiana, per sfuggire alle responsabilità, “il legislatore è sempre propenso ad abdicare al proprio ruolo di dominus della materia”.
Il provvedimento licenziato dal Consiglio regionale, ovviamente, non può e non deve essere definitivo: è necessario un aggiornamento periodico in linea col mutare dei tempi ed è improcrastinabile l’introduzione di norme di facile applicazione tecnica che sono, però, di esclusiva competenza statale.
Purtroppo questo governo, dopo tanti proclami, è ancora colpevolmente latitante!”, afferma Santorsola.

 

Galante e Di Bari invece osservano che “Tra il dicembre 2017 e il fine anno 2018, in Piemonte, grazie a una legge regionale che ha mantenuto anche il cosiddetto 'distanziometro', il consumo di scommesse, lotterie e slot machine è diminuito del 10 percento, mentre nel resto d’Italia, l’espansione del gioco d’azzardo è aumentata di 5,3 punti percentuali. Invece, la Puglia fa marcia indietro su tutta la linea cancellando, quanto di buono c’era nella legge del 2013.

Se la legge è davvero così buona come mai non abbiamo sentito una sola parola da Emiliano dopo la sua approvazione? Evidentemente se ne vergogna anche lui tanto da aver preferito nascondersi piuttosto che essere in aula mentre si votava. Il Piano regionale sul gioco d'azzardo del 2017 recitava testuale: 'L’eccessiva proliferazione degli esercizi commerciali che gestiscono giochi leciti e la martellante spesso ingannevole offerta pubblicitaria favoriscono il consumo, per cui va difeso con convinzione il principio di collocare detti esercizi a distanza di sicurezza dai luoghi di aggregazione giovanile e dalle scuole, come già normato dalla L. R. 43/2013'. Cosa si è fatto in Puglia? Si è ridotta a 250 metri la distanza dai luoghi sensibili. Niente neanche sul fronte no slot day o osservatorio per cui sono stati stanziate numerose risorse. Di certo un modello da non esportare”.

 

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