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Regolamento Genova, esercenti contro modifica orari d'apertura: "Discriminatoria e scorretta"

08 ottobre 2013 - 10:49

A pochi giorni di distanza dall'annuncio dell'assessore allo Sviluppo del Comune di Genova, Francesco Oddone, di una possibile revisione degli orari di esercizio delle agenzie di scommesse ippiche e delle sale bingo Gioconews.it ha raccolto le reazioni dei sindacati degli esercenti genovesi, Federazione Italiana Tabaccai e Ascom in testa. Intanto, oggi pomeriggio, nella seduta del consiglio comunale la Consulta sul gioco presenterà l'informativa sull'ultimo anno di attività.

Scritto da Fm
Regolamento Genova, esercenti contro modifica orari d'apertura: "Discriminatoria e scorretta"

 

FIT, MODIFICA SCORRETTA – "Quella avanzata dall'assessore Oddone – dichiara Giorgio Pastorino, presidente della Federazione Italiana Tabaccai di Genova e vice presidente nazionale del Sindacato Totoricevitori Sportivi – è un'ipotesi alquanto scorretta perché porterebbe a una forte discriminazione fra le attività aperte da tanti anni a Genova – come le tabaccherie o i locali pubblici, che forniscono anche altri servizi alla popolazione – e le sale dedicate, per le scommesse o il bingo. È una scelta di cui non capisco proprio il perché". L'intenzione dell'associazione è quella di chiedere un tavolo di confronto con l'assessorato allo Sviluppo economico, in cui "siano presenti tutti i tipi di attività commerciali – puntualizza Pastorino – e magari anche i gestori delle sale Vlt, visto che l'amministrazione comunale si è sentita in dovere di fare regolamento solo a partire dalla loro comparsa. Prima di loro, a Genova, di regole sul gioco non se ne parlava proprio".

ASCOM, CHIUSURA POSTICIPATA ANCHE PER LOCALI PUBBLICI – "La questione è indubbiamente controversa – ricorda Silvio Seghi, presidente Vicario dell’Associazione Bar Ascom Confcommercio Genova -: siamo in attesa della sentenza del Tar di Genova, chiamato ad esprimersi (il 30 ottobre, ndr) sui ricorsi presentati da esercenti ed operatori del gioco, e delle misure del Governo centrale, ma indubbiamente sarebbe bene estendere la modifica agli orari proposta da Oddone anche ai pubblici esercizi". Sul tema, Seghi si limita a chiedere una chiusura ritardata di almeno mezz'ora, "per non mettere in difficoltà gli esercenti, che già dalle 19 si trovano a dover chiedere ai loro clienti di smettere di giocare, con il rischio di litigi e del ricorso ad interventi delle forze dell'ordine, come già accaduto più volte".

I LAVORI DELLA CONSULTA - Intanto, oggi pomeriggio, nella seduta del consiglio comunale la Consulta sul gioco presenterà l'informativa sull'ultimo anno di attività. Ad illustrare i contenuti dell'intervento a Gioconews.it è il presidente Pierclaudio Brasesco. "Presenteremo una relazione delle attività di approfondimento svolte sul tema, grazie ad una serie di incontri con rappresentanti di Questura, Monopoli, Guardia di finanza, e di quanti hanno collaborato alla stesura del regolamento comunale sul gioco, poi passeremmo alle nostre proposte sul piano della prevenzione e dell'educazione, che per essere messe in atto necessitano anche del concorso del consiglio comunale e degli assessorati: pensiamo al lancio di un logo per gli esercizi commerciali no slot – una sorta di premio morale, visto che la strada degli incentivi economici al momento non sembra praticabile - poi la prossima primavera organizzeremo una giornata sul gioco con eventi in varie parti della città, per sensibilizzare giovani e famiglie sulla ludopatia ma anche per parlare di divertimento nel senso più proprio del termine".

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