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Relazione Dia 2014: ‘Gioco ancora degno di interesse per la criminalità’

08 settembre 2015 - 09:13

Nella Relazione sul secondo semestre 2014 della Dia si evidenzia ancora l’interesse della criminalità organizzata sul gioco sia terrestre che online e sulle scommesse clandestine.

Scritto da Sm
Relazione Dia 2014: ‘Gioco ancora degno di interesse per la criminalità’

“Permane l'interesse della criminalità associata verso i settori tradizionali del controllo del gioco d'azzardo e dei videogiochi, la gestione delle sale scommesse”. Lo evidenzia la Relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti nel secondo semestre 2014 della Direzione Investigativa Antimafia, presentata oggi in Parlamento.

Secondo la Relazione “anche il settore del gioco d'azzardo, tramite una grande disponibilità di denaro liquido e radicamento nel territorio, permette al crimine organizzato di offrire molteplici ‘servizi’.

I sodalizi, attraverso dei prestanome, ottengono concessioni di sale ‘bingo’ e punti scommesse, impongono ai commercianti l'installazione di videogiochi truccati, si inseriscono nel segmento del gioco d'azzardo online - con particolare riferimento alle scommesse telematiche - riciclano denaro acquistando partite di biglietti vincenti in modo fraudolento, concedono prestiti ai giocatori, con cospicui e rilevanti introiti, arrivando persino a condizionare veri e propri eventi sportivi al fine di massimizzare i propri ricavi connessi al circuito delle scommesse clandestine”.
 
PIEMONTE – Secondo la Relazione “qui la criminalità organizzata siciliana, oltre alla propensione al riciclaggio e all'usura, ha manifestato un certo attivismo nel settore del gioco d'azzardo, in stretto collegamento con la 'ndrangheta. Le attività investigative hanno, infatti, evidenziato che i componenti della famiglia palermitana dei MAGNIS, operavano all'interno di ‘un'articolazione della 'ndrangheta nella provincia di Torino (locale di Giaveno) 82’, finalizzata ad acquisire il controllo delle attività economiche, sottoponendo ad una pressione estorsiva imprenditori e gestori di sale da gioco, ai quali imponevano l'installazione di apparecchi per il gioco automatico in cambio di ‘protezione”.
La criminalità calabrese, “che si distingue quale attore principale del narcotraffico internazionale, potrebbe intromettersi in alcune iniziative come quelle legate ai giochi e scommesse online.
Sono stati, inoltre, rilevati interessi dei sodalizi nel settore del gioco lecito, con l'ausilio di complessi meccanismi di in terposizione personale e societaria, deputati ad alterare fraudolentemente i sistemi elettronici, anche attraverso l'utilizzo di esperti per la gestione di circuiti paralleli di scommesse clandestine”.
LAZIO - Nel Lazio “il fenomeno più rilevante riguarda un esodo spontaneo della criminalità organizzata verso la Capitale 142, rifugio ideale per i latitanti e territorio di riciclo di proventi illeciti, così come emerso da recenti operazioni di polizia.
In tal senso, gli interessi sono orientati prevalentemente nell'edilizia, nel comparto della ristorazione e in quello turistico-alberghiero, nel settore immobiliare, nell'intermediazione finanziaria, nel commercio - attraverso l'acquisto di negozi di abbigliamento, concessionarie di auto, sale giochi”.
 
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA PUGLIESE E LUCANA – Particolarmente sviluppato - secondo la Dia - è l'interesse degli ambienti mafiosi per il settore delle scommesse abusive e dei videogiochi. “La criminalità organizzata ha trovato il modo di trarre ingenti profitti mediante l'alterazione delle schede elettroniche, con la modifica delle caratteristiche tecniche, delle modalità di funzionamento e con l'interruzione del collegamento telematico con l'Azienda dei Monopoli, con danno per l'erario. Le organizzazioni criminali hanno provveduto altresì alla distribuzione ed installazione nei locali pubblici di ‘propri’ apparecchi, tentando anche di determinare situazioni di vero e proprio monopolio, escludendo o imponendo quelli di altri clan. Queste attività illecite sono
diffuse su tutto il territorio. A Barletta, nella prima decade di dicembre, sono state sequestrate 5 agenzie di scommesse abusive. L'attività di contrasto evidenzia come tra gli scenari criminali più incisivi siano da considerare quelli dei giochi online e delle scommesse sportive con corner esteri, quali potenziali canali per le attività di riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti”.
CRIMINALITÀ PROVENIENTE DAI PAESI EX URSS - Alcune attività investigative hanno inoltre disvelato l'interesse di soggetti provenienti dall'ex URSS a riciclare denaro, provento di illeciti, ricorrendo al business del gioco d'azzardo.
 

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