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Riordino gioco, commissione Bilancio Senato: 'Quale utilizzo per maggiori entrate?'

08 febbraio 2024 - 10:10

Al Senato la commissione Bilancio chiede chiarimenti sul riordino al sottosegretario Freni. Il relatore Liris (FdI) chiede di valutare l'indizione della gara per il Lotto, in scadenza il 30 novembre 2025.

Scritto da Dd
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Prosegue spedito il lavoro sul riordino del gioco a distanza, sia al Senato che alla Camera. Nella giornata di ieri, oltre alle audizioni delle associazioni del settore (Acadi, Sapar e Agic - Fit -StsEntain Italia, Egp Fipe, Logico e Astro), le commissioni incaricate hanno continuato l'esame del testo dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.

Al Senato partecipa alla convocazione della commissione Bilancio anche il sottosegretario al Mef Federico Freni, che in chiusura si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore, Guido Quintino Liris (FdI) in particolare in merito ad alcuni articoli del testo.

Relativamente all'articolo 10 il conferimento al concessionario della potestà di chiedere un indennizzo, in luogo della rinegoziazione del contratto (nel caso di non prevedibili mutamenti del quadro regolatorio, Ndr), "è foriero di determinare oneri la cui quantificazione e copertura è rimandata a non meglio specificati provvedimenti normativi, che non garantiscono in base al tenore della disposizione in esame, il controllo parlamentare".

Per quanto riguarda l'articolo 13 secondo il relatore il Governo dovrebbe "confermare che l’Agenzia è in grado di provvedere all’istituzione e alla tenuta dell’albo (dei titolari di rivendite e dei Pvr, Ndr) senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".

Sul contenuto dell'articolo 20 viene rilevato che "la norma in esame non prevede la trasmissione da parte del Governo del relativo schema di regolamento alle Commissioni parlamentari competenti anche per i profili finanziari, al fine di consentire in sede parlamentare la verifica della menzionata neutralità. Viene previsto altresì che i provvedimenti adottati ai sensi della presente disposizione non comportano responsabilità erariale quanto ai loro effetti finanziari. Occorre rammentare che al riguardo che la responsabilità erariale è uno dei presìdi posti a tutela della finanza pubblica e che in precedenti casi di esclusione della responsabilità, la limitazione aveva avuto ad oggetto la sola colpa grave, mentre essa permaneva in caso di dolo".

Relativamente all'articolo 22 secondo Liris "il Governo dovrebbe confermare che alle attività previste (di rafforzamento delle azioni di contrasto all’offerta di gioco a distanza in difetto di concessione, Ndr) le amministrazioni interessate (Banca d'Italia, Adm e Sogei, Ndr) saranno in grado di provvedere con le risorse umane, finanziarie e strumentali previste a legislazione vigente, senza alcun maggior onere per la finanza pubblica."

Nota quindi, in merito all'articolo 23, che "occorre valutare l’opportunità di integrare lo schema di decreto in esame con disposizioni finalizzate all’indizione della gara per l’assegnazione della concessione per la gestione del servizio del Lotto e degli altri giochi numerici a quota fissa, in scadenza il 30 novembre 2025", evitando così "il ricorso a proroghe e al fine di conseguire rilevanti benefici in termini di gettito erariale".

Infine un altro chiarimento è richiesto relativamente all'articolo 25 sulla destinazione delle maggiori entrate dal settore del gioco previste anche dalla relaizione tecnica. Se infatti "le maggiori entrate derivanti dai pagamenti effettuati dai punti vendita ricariche per l’iscrizione al relativo Albo sono immediatamente destinate a incrementare il Fondo per l’attuazione della delega fiscale", così non sembra essere per "quelle derivanti dal pagamento del canone annuale da parte dei concessionari, versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere poi riassegnate al fondo medesimo". E osserva infine che, "in relazione alle ulteriori maggiori entrate derivanti dal pagamento di un importo una tantum prestabilito cui sono tenuti i concessionari per ogni concessione richiesta si prevede una diversa utilizzazione del relativo gettito".

Tutti punti su chi Freni si riserva, quindi di riferire dettagliatamente in un secondo momento.

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