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Riordino gioco, Zappolini (Mettiamoci in gioco): ‘Importante salvaguardare i fragili’

15 febbraio 2024 - 12:32

Durante le audizioni nella commissione Finanze del Senato in tema di Riordino del gioco, Don Armando Zappolini di Mettiamoci in gioco sottolinea l’importanza di una legge che regoli il settore salvaguardando i fragili.

Scritto da Cc
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“Cerchiamo di contrastare gli effetti devastanti dell’azzardo che hanno raggiunto numeri fuori da ogni comprensibile logica, soprattutto dalla parte di chi ne subisce le conseguenze, importante anche che la legge nazionale che chiediamo da sempre non abbia come unico riferimento quello di ottenere risorse per lo Stato ma cerchi di capire quanto questi soldi vengono dal sangue e dalla fatica delle persone.” A dichiaralo è Don Armando Zappolini di Mettiamoci in gioco, nel corso delle audizioni presso la commissione Finanze del Senato sul tema del Riordino del gioco.

“La commissione antimafia parla da anni di infiltrazione mafiosa nel gioco legale – rimarca il portavoce di Mettiamoci in gioco - l’istituzione superiore di sanità parla di cinque milioni di giocatori abitudinari ci cui un milione e mezzo di sono problematici, compulsivi o dipendenti. Ci sono numeri al di fuori di ogni ragione e ci sta un povertà crescente e purtroppo questa cosa fa presa nelle persone più fragili. Il gioco non occupa la distrazione di persone ricche che non sanno come passare la giornata ma fa breccia nelle persone che si rovinano e il fatto che la maggior parte delle entrate dipenda da giocatori problematici pone anche un problema etico importante. Questi soldi non vengono da un’abitudine, un passatempo o un vizio, ma dal sangue della gente.”

“Non crediamo nel proibizionismo – evidenzia Don Armando Zappolini - crediamo che non abbia mai funzionato, ma serve una legge che regolamenti il settore e che cerchi di ridurre in parte le entrate cercando di salvaguardare i fragili. Serve un limite di tempo di gioco, un accesso con la tessera sanitaria, una tracciabilità dei passaggi economici permetterebbe anche un contrasto alle mafie. Ci sono dei luoghi dove le mafie controllano il territorio attraverso sistemi illegali o attraverso infiltrazione nel sistema legale di gioco quindi è una cosa sulla quale ci occorre  attenzione particolare.”

“La Chiesa cattolica è fortemente impegnata in questo settore percepiamo le conseguenze sotto quello che accade. Certo, è tempo di crisi economica anche per lo Stato ed è importante cercare risorse per far funzionare la macchina ma ci sia un’attenzione etica in cui bisogna valutare di prender risorse senza farle pagare alla povera gente. Non si possono fare i soldi sulle persone in questo modo. Anni fa è stato contrastato il fumo e non mi pare che le multinazionali dei tabacchi siano in fallimento.”

Zappolini sottolinea anche come sia importante proteggere “il divieto di pubblicità. Il tentativo ricorrente di rimettere pubblicità nello sport nel calcio, gli ultimi episodi di cronaca dei giocatori che sono finiti nel giro delle scommesse, ci dicono quanto lo sport e soprattutto il calcio sia attrattivo come immagine verso i ragazzi. Salvaguardiamoli, dunque, non si può rimettere la pubblicità.”

Sull’osservatorio riguardante rischi di salute istituito presso il ministero della Salute il portavoce di Mettiamoci in gioco afferma che è fondamentale “un luogo altro dal ministero delle finanze nel quale si possano verificare le conseguenze sulla salute e magari porre alcuni accorgimenti che, in una riduzione delle entrate e dei punti di gioco, salvaguardino i più deboli. È come l’alcool, chi sa gestirsi non è alcolista ma chi non ha gli strumenti per gestire queste cose deve avere delle protezioni. Se una persona getta continuamente i soldi si rende necessario un sistema a livello sanitario che possa intercettare i problematici e portarli a un livello di cura. Il messaggio che vogliamo dare è questo. Forse lo Stato dovrebbe essere più vicino ai cittadini che non a chi ci guadagna.”

 

 

 

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