Rosato (Iv): ‘Su gioco un tavolo di lavoro con Agenzia e industria’
Il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato propone un tavolo di lavoro sul gioco tra Adm e industria.
Scritto da Ac
Roma - “Credo che oltre al pregiudizio dell’opinione pubblica ciò che affligge prima di ogni cosa il comparto del gioco pubblico è un vero pregiudizio di Stato. Lo abbiamo visto in maniera evidente durante la pandemia e il lockdown quando si trattava di riaprire gradualmente le varie attività e nessuno, tra le istituzioni, si voleva assumere la responsabilità di decidere di riaprire o no le attività di gioco, come se fosse una colpa o chissà cos’altro e dimostrando un vero pregiudizio che è una totale ipocrisia proprio in momenti di crisi ma anche in generale visto che lo Stato fa grande affidamento sui denari movimentati dall’industria del gioco".
Lo sottolinea il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato, nel prendere la parola all'incontro “Dalla Commissione di inchiesta sul gioco ai provvedimenti locali: quali prospettive per il settore del gioco pubblico nella XIX Legislatura”, che si tiene negli uffici romani di Reti e nel quale si affrontano le principali risultanze della Relazione della comissione d'inchiesta sul gioco e, soprattutto, le prospettive future del settore del gioco in Italia alla vigilia dell'avvio della nuova legislatura.
Rosato rincara: "Oltre a questo bisognerebbe anche considerare che dietro al gioco c’è una vera industria che ha un valore e che vanta anche un certo know how ad alto tasso tecnologico che deve essere considerato e valorizzato, come avviene per altri settori, altrimenti finiamo col creare cittadini o imprese di serie B. Per questo ritengo doveroso intervenire con un processo di riforma del gioco già in questa legislatura, meglio ancora passando attraverso la creazione di un Testo unico, purché sia realizzato in modo serio e completo, oltre a eseguire una razionalizzarlo del mercato”.