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Senato, M5S: 'Istituire commissione Antimafia, attenzione sul gioco'

30 novembre 2022 - 09:18

I senatori Scarpinato e Floridia (M5S) presentano disegno di legge per istituire commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, focus anche su gioco lecito e illecito.

Scritto da Redazione
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Si allunga la lista dei disegni di legge depositati in Parlamento per l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Al Senato, dopo quella firmata dagli esponenti del Partito democratico Franco Mirabelli, Walter Verini, Vincenza Rando, Anna Rossomando e Alfredo Bazzoli è la volta di Roberto Scarpinato e Barbara Floridia del Movimento cinque stelle, con una proposta che fa il paio con quella del deputato pentastellato Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale Antimafia, risalente a una decina di giorni fa.

Tale commissione di inchiesta, si legge nella relazione che accompagna il disegno di legge, “rappresenta uno strumento necessario e indispensabile per il buon funzionamento della nostra democrazia. Il valore aggiunto da essa confe­rito risiede proprio nel ruolo di organo di proposta e di stimolo al perseguimento della legalità nei riguardi dei soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti nel comune sforzo per il contrasto del fenomeno mafioso autoc­tono e straniero, che affligge il nostro Paese”, evidenziano Scarpinato e Floridia.
“Si constata, dunque, anche in questa legi­slatura la necessità di perseguire, in tutte le sedi e su tutti i fronti, una lotta alla mafia che si sviluppi di pari passo mediante un’azione legislativa – con l’aggiornamento de­gli strumenti di contrasto – e un’azione educativa efficace sul piano sociale. Occorre una lotta al fenomeno mafioso che ponga al centro la comprensione di esso, che ne sap­pia leggere le ragioni, dettate da condizioni di fatto, oggettive, specialmente da un pro­gressivo arretramento dello Stato nella so­cietà, sotto il profilo della democrazia so­ stanziale prima ancora che formale”.

Nel disegno di legge non manca il riferimento al gioco.
All'articolo 1, dedicato a “Istituzione, compiti e poteri della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere”, al comma  q) si legge che fra le competenze dell'organismo c'è quello di “valutare la congruità della normativa vigente per la prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei pa­trimoni illeciti, del riciclaggio e dell’impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresen­tino il provento delle attività della crimina­lità organizzata mafiosa o similare, con par­ticolare attenzione alle intermediazioni finanziarie, alle reti d’impresa, all’intestazione fittizia di beni e società collegate ad esse e al sistema lecito e illecito del gioco e delle scommesse, verificando l’adeguatezza delle strutture e l’efficacia delle prassi ammini­strative, e indicare eventuali iniziative di ca­rattere normativo o amministrativo ritenute necessarie, anche in riferimento alle intese internazionali, all’assistenza e alla coopera­zione giudiziaria”.

Come per tutte le commissioni d'inchiesta, lo ricordiamo, ad ogni legislatura serve un disegno di legge specifico per la loro istituzione. Questa, in particolare, viene istituita quasi regolarmente da 60 anni, visto che la prima, chiamata "Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia", fu definita con la legge 20 dicembre 1962. 
 

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