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Senato, Servizio studi: 'Nei primi 11 mesi del 2022 dai giochi +20,8% all'erario'

13 febbraio 2023 - 12:19

Come riporta un dossier del Servizio studi del Senato da gennaio a novembre 2022 le entrate relative ai giochi hanno mostrato un aumento di 2.265 milioni di euro.

Scritto da Redazione
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Nei primi undici mesi del 2022 le entrate relative ai giochi hanno mostrato un aumento di 2.265 milioni di euro, pari a un 20,8 percento. È quanto si legge nel dossier congiunto, intitolato "Elementi essenziali della tassazione in Italia", a disposizione di Camera e Senato, pubblicato dal Servizio studi del Senato. 

Il dossier riporta le cifre incassate negli ultimi anni dall'erario, a partire dall'anno della pandemia, il 2020, quando le entrate relative ai giochi ammontavano a 10.510 milioni di euro (- 5.095 milioni di euro, -32,6 percento), passando per l'anno della riapertura, il 2021, quando le entrate relative ai giochi ammontano a 12.401 milioni di euro (+1.895 milioni di euro, +18,0 percento) e infine l'anno del ritorno alla normalità, il 2022 (ma limitatamente al periodo gennaio-novembre 2022), quando le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 13.153 milioni di euro, che significa +2.265 milioni di euro, pari a +20,8 percento.

Tra le altre note attinenti al mondo del gioco il documento ricorda quindi che la legge di bilancio 2023, per contrastare frodi ed evasione in materia di imposta sul valore aggiunto, impone obblighi comunicativi, relativi ai dati dei fornitori e delle operazioni effettuate, a carico della piattaforma digitale che facilita la vendita online ai consumatori finali di determinati beni (quali, ad esempio, telefoni cellulari, console da gioco, tablet, PC e laptop), successivamente da individuare con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, che siano presenti nel territorio dello Stato.

Nel premessa, in tema di riforma fiscale, il dossier ripercorre i principali cambiamenti introdotti nel corso delle ultime legislature, citando in particolare le legge 23/2014, che nel corso della XVII legislatura (in carica dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018, Ndr), "ha conferito una delega al Governo per la realizzazione di un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita", ricordando che "il 27 giugno 2015 è scaduto il termine per l'attuazione della delega. Sono dunque rimaste inattuate o parzialmente attuate, tra le altre, le norme concernenti la revisione del catasto dei fabbricati, fatta salva la riforma delle Commissioni censuarie; la revisione della riscossione degli enti locali e dell'imposizione sui redditi di impresa; la razionalizzazione dell’Iva e di altre imposte indirette, la revisione della disciplina dei giochi pubblici e il rilancio del settore ippico; la revisione della fiscalità energetica e ambientale".

Specificamente al settore delle lotterie, il documento del Servizio studi ricorda l'istituzione della Lotteria dei corrispettivi, ricordandone il funzionamento e la recente modifica, con l'introduzione "con uno o più provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, d'intesa con l'Agenzia delle entrate", di altre tipologie di lotteria degli scontrini, "sia istantanee sia differite", sottolineando che "tale misura è, tra l’altro, conseguente a quanto indicato nella Relazione per orientare le azioni del Governo volte a ridurre l'evasione fiscale da omessa fatturazione dove si rappresentava che la meccanica di partecipazione alla lotteria ('per partecipare all'estrazione è necessario che i contribuenti, al momento dell'acquisto, comunichino il proprio codice lotteria') poteva rappresentare un elemento frenante ('barriera all'ingresso') e, pertanto, si auspicava un più agile sistema di validazione attraverso una App di gioco".

 

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