Stabilità: incertezze su entrate una tantum come i giochi
I deputati Giorgetti e Paglia mettono l'accento sull'incertezza di entrate una tantum come quelle dai giochi.
Incertezze per le entrate una tantum, come quelle provenienti dai giochi. È quanto sottolineato da alcuni deputati nel corso della discussione nelle commissioni della Camera dei deputati.
Nella proposta di relazione alternativa presentata dal deputato di Sel, Giovanni Paglia, in Commissione Finanze si sottolinea che “le difficoltà di un sistema di prelievo riferito a fonti di gettito ‘una tantum’ o di prelievo sostitutivo che si concretizzano in un anticipo di gettito futuro in cambio di un ridimensionamento della pretesa erariale; si tratta, nell’insieme, di circa 3 miliardi (concentrati quasi completamente sul 2016), attesi dalle gare del comparto giochi e scommesse e dalla voluntary disclousure, oltreché dalla reiterazione di operazioni di rivalutazione dei beni d’impresa e di rideterminazione dei valori di acquisto di terreni e partecipazioni”.
In Commissione Bilancio, Alberto Giorgetti (Fi-Pdl) esprime perplessità sul fatto che “la manovra sia effettuata sostanzialmente in deficit, dal momento che molte coperture, come quella basata sul maggior gettito dai giochi, appaiono aleatorie”.
Intanto nella relazione approvata dalla commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni “sono adottati interventi di contenimento della spesa pubblica per circa 8,4 miliardi di euro nel 2016, 8,6 miliardi di euro nel 2017 e 10,8 miliardi di euro nel 2018, nell’ambito dei quali rientrano anche alcune misure specifiche di riduzione di spesa relative al settore dei trasporti, e si prevedono maggiori entrate per 14,1 miliardi di euro nel 2016, 13,1 miliardi di euro nel 2017 e 14 miliardi di euro nel 2018, derivanti principalmente dall’incremento del carico fiscale sui giochi e dalle disposizioni relative alla proroga dei termini della collaborazione volontaria per la regolarizzazione di attività e beni all’estero”.