Trento, Zeni: 'Alla Provincia oltre 38 milioni di entrate dal gioco'
L'assessore alla Salute, Luca Zeni, risponde all'interrogazione del consigliere Cia sulle entrate derivanti dal gioco'.
Si torna a parlare di gioco nella Provincia Autonoma di Trento. Dopo la promulgazione della legge provinciale per il contrasto al gioco patologico che vieta l'installazione di slot a 300 metri dai 'luoghi sensibili', l'assessore alla Salute e alle politiche sociali della Provincia di Trento, Luca Zeni, risponde all'interrogazione presentata lo scorso luglio dal consigliere Claudio Cia (Civica Trentina) per sapere "a quanto ammontano le entrate della Provincia derivanti dal gioco".
9/10 ALLA PROVINCIA - "Lo Statuto (art. 75) - sottolinea Zeni - prevede una clausola residuale per cui tutte le entrate erariali, per le quali non è disposto diversamente dallo Statuto stesso, spettano alla Provincia nella quota di nove decimi. I proventi derivanti dai giochi rientrano in tale voce. Nella determinazione delle quote afferenti all’ambito provinciale ma affluite fuori del corrispondente territorio per disposizioni legislative o amministrative si assumono a riferimento indicatori o ogni documentazione idonea alla valutazione dei fenomeni economici afferenti comunque il territorio provinciale. Tale norma consente alla Provincia di acquisire la spettanza del gettito Preu (Prelievo Erariale Unico)".