Vallone (Dia): 'Sotto la lente interessi criminalità in gioco e scommesse”
In audizione in commissione Antimafia, Vallone (Dia) evidenzia 'vocazione imprenditoriale' della criminalità organizzata, anche nel gioco.
“Il gioco è da sempre un settore d'interesse per la criminalità organizzata, quando era illecito e anche quando è diventato lecito. I due settori fondamentali sono le macchinette, e con l'alterazione del loro software interno invece di restituire il 97 percento come previsto per chi gioca abbassano questo limite lo portano al 70-72 percento e la criminalità organizzata incassa direttamente il margine di differenza.
Un altro settore è quello del betting – e l’ultima operazione di Catania ci ha dato conferma di ciò – dove ci si scollega dai canali canali previsti per legge, si creano dei provider all’estero, si duplica di fatto il canale e si viaggia esclusivamente sul canale illegale basato su piattaforme che hanno sede in paradisi fiscali e quindi, invece di far incassare allo Stato quanto è dovuto incassano loro tutto”.
“Non sempre i controlli sono puntuali, e continuano a girare macchinette che non sono in regola o scollegate dalla rete con motivazioni di problemi tecnici, in maniera random, per poter essere utilizzata in maniera illecita. I controlli vengono fatti, sono periodici e continui sui gestori e continuiamo a trovare apparecchi non collegati, non omologati, non regolari”, sottolinea Valle.