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Ventimiglia e Imperia al voto: ordinanze gioco sotto la lente

05 maggio 2023 - 10:44

Dopo la tappa senese, Gioconews.it prosegue il suo viaggio nei Comuni italiani che vanno al voto: a Ventimiglia si dibatte sull'ordinanza sul gioco del 2018 e focus sul settore anche a Imperia.

Scritto da Francesca Mancosu
Foto di Arnaud Jaegers su Unsplash

Foto di Arnaud Jaegers su Unsplash

L'excursus di Gioconews.it nei comuni italiani che il 14 e 15 maggio si recheranno al voto per eleggere il loro sindaco e i nuovi consigli comunali prosegue, dopo Siena, con una tappa a Ventimiglia, cittadina ligure in provincia di Imperia che sul finire del 2018 balzò agli onori delle cronache – nostre e non solo – per il varo di un'ordinanza, firmata dall'allora sindaco Enrico Ioculano (oggi consigliere regionale nelle file del gruppo Pd-Articolo 1), atta a consentire il gioco con vincita in denaro solo dalle 19 alle 7 del mattino, che fece scuola anche in altre città  e venne confermata dal Tar nel 2020. 
Proprio da Ventimiglia rispondono all'appello due degli aspiranti primo cittadino.

Cominciamo da Maria Spinosi, in campo per il Movimento cinque stelle e alcune liste progressiste collegate, che snocciola innanzitutto i capisaldi del suo programma elettorale - "la solidarietà, la cultura e lo sviluppo economico che però sia in simbiosi con la difesa dell'ambiente, e la legalità" – e si dice  "assolutamente d' accordo con le decisioni prese dall'allora sindaco Ioculano. 
Sicuramente mettere limitazioni aiuta ma non è sufficiente. Il contrasto al gioco però è un fenomeno culturale che va combattuto sia contrastando la povertà e il disagio sociale, sia accompagnando i soggetti colpiti da ludopatia nel percorso di guarigione. Noi pensiamo che la materia debba essere regolata con norme uguali per tutti, poiché il gioco è un settore dove la criminalità organizzata ha grossi interessi e lo Stato non può permettersi che ci siano regioni che non affrontano il problema", puntualizza.

Fra i suoi sfidanti, dopo qualche incertezza iniziale infine sciolta dal Consiglio di Stato, c'è Gaetano Scullino, già primo cittadino della città di confine, il cui programma è chiaro: "Ventimiglia deve risollevarsi dai danni che l'hanno vista protagonista sfortunata dell'ultimo triennio e che lo scioglimento dell'amministrazione ha aggravato ulteriormente. Ha delle urgenze dalle quali non può manlevarsi, ovvero la realizzazione di opere pubbliche estremamente necessarie come la passerella, che al momento divide fattivamente in due parti la città, la obbligatoria messa in sicurezza degli argini fluviali dovuti alle modifiche del piano di bacino del Roya, il palazzo della Salute Eiffel, la messa in sicurezza della strada dei due camini, interventi nelle frazioni e molto altro. Tutti progetti previsti dal nostro programma amministrativo". 
Quanto al gioco, "a prescindere dalla legge regionale e dal riordino che si vorrà fare con le leggi regionali, occorre combattere la ludopatia che rappresenta un problema sociale. Sicuramente è preferibile una riforma della materia a livello nazionale, anche se l'amministrazione dovrà sempre essere parte attiva nel processo di sensibilizzazione nei limiti della propria competenza", sottolinea l'ex sindaco.

A pochi passi da Ventimiglia, ecco Imperia, antesignana delle ordinanze orarie No slot, già nel 2014. 
Fra chi aspira a guidarla per i prossimi cinque anni c'è Luciano Zarbano, esponente della lista “Imperia senza padroni”, che esordisce con una constatazione: "È necessario recuperare un rapporto di fiducia con le persone, Il clima di scoramento che si percepisce è palpabile, fattore che finisce per allontanare il cittadino dalle urne. Concetti basilari come etica, cultura della legalità sono principi su cui costruire un processo di rivoluzione: il fine giustifica i mezzi non deve appartenere al vocabolario di una lista che punta su concordia, trasparenza, solidarietà unitamente a competenza, entusiasmo e rispetto elementi volti a portare il singolo cittadino al centro del progetto. Luciano Zarbano deve essere il 'primo cittadino' non come figura di prestigio ma come figura rappresentativa nello stretto senso del termine di tutti coloro che confidano di vedere realizzate le proprie esigenze primarie”.
Anche lui non si sottrae alle domande dedicate al gioco: "Al di là delle norme in materia credo che per qualsiasi tematica il discorso formativo e culturale sia sempre essenziale. Si potrebbe pensare che per una questione anagrafica possano essere i giovani i destinatari di un percorso in proposito, ma credo che lo stesso si possa estendere in linea generale. In un clima di benessere sociale dove l'individuo ha a disposizione le condizioni ideali per un'esistenza serena i rischi patologici si riducono automaticamente. In sintesi ascolto, attenzione e coinvolgimento completo nella vita attiva della comunità sono di per sé misure protettive. Ogni individuo deve essere motivato, giovani o anziani, per i quali valuteremo un coinvolgimento in attività socialmente utili, non fa differenza. L'aspetto ludico, se una persona ha un coinvolgimento pieno nella vita attiva diventa una finestra che può giusto occupare uno spazio temporale estremamente limitato”.

A livello regionale, e nell'attesa del riordino nazionale, Zarbano evidenzia che "regole uguali per tutti, possono essere una linea guida a carattere generale, ma è a livello locale che si deve operare bene. Amministrare correttamente la cosa pubblica significa anche mettere da parte tante problematiche che sorgono per un approccio errato. Il recupero di un dialogo può essere più efficace di qualsiasi divieto e limitazione. 
Ogni individuo deve recuperare quel grado culturale che gli consenta di dimenticarsi che questo non si fa perché c'è una norma che lo vieta, ma lo evita semplicemente perché ha pienamente coscienza che è sbagliato”.

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