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Vicari (Pdl): “Si nomini Commissione bicamerale per esaminare settore giochi”

12 marzo 2012 - 15:52

Sul tema del gioco d'azzardo e della ludopatia si sta facendo molto in Parlamento e in particolare al Senato, grazie alla sensibilità mostrata sul tema dal presidente Schifani, in settimana sarà forse possibile varare un Testo unico di riforma sul gioco d'azzardo. È evidente però che la riflessione sulla ludopatia non può esaurirsi solo al gioco d'azzardo ma deve riguardare il gioco nella sua interezza. Credo che la nomina di una apposita Commissione bicamerale, che effettui un'approfondita analisi conoscitiva sull'intero comparto dei Giochi Pubblici, possa essere una strada da percorrere. Lo ha dichiarato la senatrice Simona Vicari (Pdl), segretario della presidenza del Senato e componente della Commissione Industria, commercio e turismo. Decreto semplificazione, un ordine del giorno chiede una campagna informativa sul gioco Gioco e ricadute socio-sanitarie, nuove audizioni in Commissione Acmi: il governo frena sull'azzardo, fondamentale il coinvolgimento degli operatori Le entrate del gioco col segno più a gennaio 2012

Scritto da Amr

"Su questo tema si devono analizzare con attenzione gli effetti che si hanno sulla salute pubblica e sull'economia delle famiglie, procedendo ad una mappatura precisa e puntuale della rete di raccolta, delle tipologie di gioco ivi vendute, delle modalità di offerta al pubblico e delle modalità di accesso da parte dei minori e delle attività di comunicazione. Questo lavoro potrebbe permettere di giungere alla definizione di un Testo Unico in materia di Giochi Pubblici che permetterebbe di armonizzare i vari disegni di legge presenti, incanalando il Gioco in circuiti facilmente controllabili, e limitando così l'attuale offerta indiscriminata di gioco in ogni angolo delle città. La battaglia contro la ludopatia non può conoscere pause e non può essere di consolazione il fatto che dai Giochi si recuperano importanti risorse per l'Erario: i circa 9 miliardi incassati dallo Stato dai Giochi nel 2011 varranno sicuramente più di una manovra economica, ma qual è il prezzo che noi tutti dovremo pagare in termini di salute pubblica? Se, come risulta da indagini di mercato presentate di recente in Parlamento, due cittadini su tre giocano  regolarmente ai Giochi Pubblici, quanti sono quelli in grado di farlo in maniera sana e corretta? Perciò dobbiamo fare un salto di qualità nel contrasto alle forme di dipendenza dal gioco, senza fondamentalismi ma nella convinzione che la tutela della salute dei cittadini e delle famiglie rappresenta un obiettivo primario".

 

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