Bando Monti, tribunale Frosinone dà ragione a Stanleybet: 'Violato diritto Ue'
Il legale Daniela Agnello commenta l'ordinanza del tribunale di Frosinone per cui il bando Monti sulle scommesse ha violato diritto Ue e discriminato Stanleybet.
"Il Giudice nazionale che aveva sollevato il quesito pregiudiziale comunitario nel caso Laezza, titolare del centro collegato all’operatore Stanleybet, ha deciso che anche la gara Monti ha violato il diritto comunitario e ha determinato una 'plateale distorsione della concorrenza imprenditoriale nel settore dei giochi'. La Corte di Giustizia nella sentenza Laezza, dopo aver individuato diversi profili di contrasto con il diritto comunitario, aveva demandato al giudice del rinvio alcune valutazioni di merito e il Tribunale di Frosinone ha statuito che il bando di gara Monti è in contrasto con i principi comunitari afferenti il diritto di stabilimento e di libera prestazione di servizi, ha disposto la disapplicazione della sanzione penale con il conseguente venir meno della concreta configurabilità del reato ipotizzato".
Con queste parole il legale di Stanleybet, Daniela Agnello, commenta l'ordinanza depositata ieri 5 maggio 2106 con cui il Tribunale del Riesame di Frosinone ha condiviso le ragioni del bookmaker anglo-maltese Stanleybet dando piena applicazione ai principi fissati dalla Corte di Giustizia nella sentenza Laezza (Causa C-374/14) dello scorso gennaio.
IL COMMENTO DI WHITTAKER - L'ordinanza del tribunale di Frosinone è stata ben accolta dal Ceo del Gruppo Stanleybet, John Whittaker, che commenta: "La pronuncia del giudice italiano, quale giudice del rinvio nel caso Laezza, che fa coerente seguito a quella della Corte di Giustizia, è straordinaria. Una grande vittoria anche per i concessionari dello Stato: anche loro sono stati discriminati e oggi, mentre la Stanley è ormai vicina al sistema concessorio in preparazione, una nuova fase di collaborazione tra la Stanley, i concessionari e il regolatore può essere la chiave per un sistema più avanzato in cui sia possibile creare – dopo tanti problemi – una ‘nuova’ prosperità per il settore”.