Consiglio d'Europa: 15 stati firmano trattato su match fixing, non l'Italia
Sono quindici gli stati firmatari della convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive, al Consiglio d’Europa, durante la cerimonia svoltasi in occasione della Conferenza dei Ministri europei dello sport a Macolin, in Svizzera.
Tra i paesi firmatari non compare l’Italia. Il trattato, per decidere sulle misure volte a promuovere l'integrità nello sport e la lotta contro la corruzione, è stato firmato da Armenia, Azerbaigian, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Georgia, Germania, Grecia, Lituania, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Federazione Russa, Serbia e Svizzera.
"Questa convenzione è un importante passo in avanti per l'integrità, l'etica e la trasparenza nello sport", afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland, che ha invitato tutti i governi a firmarla e ratificarla rapidamente. Gli obiettivi della convenzione sono prevenire, individuare e punire la manipolazione delle competizioni sportive ai sensi delle disposizioni sia di diritto penale che disciplinare; aumentare lo scambio di informazioni e la cooperazione nazionale e internazionale, sia tra le autorità pubbliche interessate che tra le organizzazioni sportive e gli operatori di scommesse sportive. Il trattato entrerà in vigore dopo la sua ratifica da parte di cinque stati firmatari.