Francia, il ministro Flessel: 'Passi avanti contro match fixing'
In Fracia presentata l'edizione 2017-2018 del rapporto di attività della piattaforma nazionale contro la manipolazione sportiva.
La piattaforma nazionale per la lotta alla manipolazione nelle competizioni sportive si è riunita in sessione plenaria il 4 giugno sotto la presidenza di Laura Flessel, ministro dello sport. In questa occasione, è stata presentata l'edizione 2017-2018 del rapporto di attività della piattaforma.
"Ho voluto partecipare all'incontro della piattaforma nazionale per combattere la manipolazione delle competizioni sportive fin dalla sua formazione. È stato per me utile osservare come i membri della piattaforma nazionale, che presiedo, monitorano le probabilità e le scommesse su una partita, quali sono le ragioni che mettono una partita sotto sorveglianza rafforzata", afferma il ministro Flessel.
"Ho chiesto ai membri della piattaforma di fare su questo argomento, durante la nostra riunione plenaria, proposte per migliorare ulteriormente il supporto degli atleti che allertano la piattaforma quando vengono avvicinati per manipolare una partita. Dobbiamo salutare con favore le relazioni che si sono formate e che hanno consentito all'ufficio finanziario nazionale, con il servizio centrale di corse e giochi (Sccj) della polizia giudiziaria, di individuare puntate sospette e combattere direttamente il crimine organizzato che è una vera minaccia per lo sport nel suo complesso e a tutti i livelli. Perché tutte le competizioni sono minacciate, compresi i futuri tornei di tennis o il calcio nelle categorie minori.
Questo è il motivo per cui ho voluto un impegno della piattaforma francese nel gruppo di Copenhagen. Questa rete, che contava sei paesi quando fu creata nel luglio 2016, riunisce oggi 23 coordinatori di piattaforme nazionali. È una buona cosa, ma io sono profondamente convinta che dobbiamo aumentare il nostro potere. Così ho chiesto ai membri della piattaforma di fare tutto quanto in loro potere per garantire che questa rete riunisca 40 paesi per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e 80 paesi per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
A tal fine, i membri della piattaforma nazionale francese hanno deciso di contribuire, anche finanziariamente, come risultato del progetto Red Card to Crime del Consiglio d'Europa nello Sport - Tenere il crimine fuori dallo sport (Kcoos). Come ministro dello sport, continuerò ad agire con forza in modo che la Francia e l'Europa partecipino all'appuntamento della lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive”.