Scommesse, CdS: 'Sì a revoca licenza, distanziometro Puglia non rispettato'
Consiglio di Stato conferma revoca licenza scommesse a sala che viola distanziometro pugliese, anche se decisa prima dell’entrata in vigore delle norme del 2019 che l'hanno ridotto a 250 metri.
"L’Amministrazione deduce la contraddittorietà della sentenza laddove pur ritenendo legittimo il provvedimento alla luce della previgente disciplina ha annullato il diniego di riesame sulla base della disciplina transitoria contenuta nella nuova norma regionale che fa salve le licenze già concesse, in quanto la revoca sarebbe intervenuta prima dell’entrata in vigore dei nuovi parametri attinenti alla distanza dei locali adibiti al gioco dai luoghi ritenuti sensibili ai fini della lotta alla ludopatia.
L’Amministrazione dichiara che, nelle more, pur avendo avviato il procedimento di riesame, ha appreso in sede di accertamento che l’attività della società odierna appellata non rispetterebbe comunque la distanza di 250 metri da altri due siti sensibili (una struttura sanitaria e un istituto scolastico)".
"L’Amministrazione - si legge ancora nell'ordinanza - risulta aver rigettato l’istanza di riesame sulla base della valutazione del tempo in cui è stato emanato il provvedimento, nonché sul mancato mutamento della situazione di fatto ed ancora in ragione della valutazione della non tutelabilità di alcun affidamento, stante la presenza di una comunicazioni sin dal 2017.
Secondo quanto emerso nella presente fase cautelare, sembra rimanere la preclusione della distanza – sia pur fissata in 250 metri - dai luoghi sensibili come individuati dalla legge regionale Puglia n. 21/2019".
Rimandando ad un successivo decreto per la fissazione dell’udienza di merito.