Dopo l'ondata di leggi regionali per il contrasto al gioco patologico (all'appello ormai manca solo la Sicilia), per il settore potrebbe arrivare una seconda tornata di normative con l'esenzione retroattiva per le attività in essere al momento della loro approvazione o la proroga dell'entrata in vigore.
È successo già per la Liguria, per l'Abruzzo, la Puglia e le Marche, e ora potrebbe accadere anche in Emilia Romagna.
È questo l'auspicio con cui i gestori e i lavoratori delle sale scommesse e del gioco legale del territorio hanno indetto per il 17 settembre una manifestazione sotto la sede del consiglio regionale, per chiedere la riapertura del dialogo con le istituzioni.
A raccontare a Gioconews.it come e perché è nata questa iniziativa è l'avvocato Francesco Modugno, consigliere ed ex presidente dell'associazione Emi Rebus, già coinvolto nell'organizzazione di manifestazioni analoghe in Puglia.
“Questa iniziativa arriva a seguito di uno
stato di agitazione dei lavoratori delle sale scommesse nella zona di Bologna conseguente all'avvio ad agosto dei procedimenti di chiusura di molte attività
ai sensi della legge regionale e del relativo distanziometro.
Vogliamo manifestare contro una legge che invece di risolvere il problema del Gap ha decreto solo un 'effetto espulsivo' delle sale, il collasso del comparto a favore dell'illegalità, come dimostrato dall'indagine svolta
dall'Eurispes a riguardo”, puntualizza Modugno.
“Questa situazione va risolta come già fatto da altre regioni, che hanno preso una posizione coerente rispetto a quanto emerso dalle analisi del settore rispetto alla necessità di salvaguardare la legalità e i lavoratori.
In particolare, stavolta il focus è sulla legge dell'Emilia Romagna che ha incluso solo in un secondo momento
anche le sale scommesse”, conclude l'avvocato. “Per questo
ci auguriamo che alla manifestazione partecipino tutti gli operatori del gioco della regione, abbiamo avuto incontri informali con le rappresentanze dei sindacati e ora attendiamo la risposta delle associazioni”.