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Brasile: la vera El Dorado del betting con 42,5 milioni di utenti e un nuovo mercato

17 agosto 2023 - 09:27

Un nuovo studio di Comscore rivela che il Brasile ha raggiunto 42,5 milioni di utenti unici sui siti di scommesse, posizionandosi dietro solo a Stati Uniti e Inghilterra: al quinto posto c’è l’Italia.

Foto di PxHere

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E’ passato del tempo dal primissimo annuncio di una “imminente” regolamentazione del mercato del gaming e – in particolare – delle scommesse sportive in Brasile e da quel momento in poi l’interesse da parte dell’industria globale è sempre stato altissimo. Fino a concretizzarsi negli ultimi mesi, con il via libera definitivo da parte di governo e parlamento alla nuova regolamentazione del mercato, definendo tutti i dettagli per poter operare. In effetti, il Brasile viene visto da sempre come una sorta di El Dorado dagli operatori di giochi, per via delle enormi potenzialità, dovute soprattutto alla vastità della popolazione ma anche e soprattutto alla passione per il mondo del calcio. Non è infatti un mistero (e, anzi, è proprio alla base del processo di regolamentazione del mercato) che sul territorio esiste già un’offerta più che nutrita di siti di gioco e di scommesse che operano da tempo in modo illegale o border line. E ora la sfida è quella di trasferire tutta questa offerta nel circuito statale, come è avvenuto nei vari paesi del mondo.


Numeri impressionanti
E i numeri sono più che incoraggianti. In particolare, secondo uno studio di Comscore appena pubblicato, il Brasile avrebbe raggiunto i 42,5 milioni di utenti unici sui siti di scommesse, posizionandosi dietro solo a Stati Uniti e Inghilterra. Con la lista dei primi cinque paesi che sarebbe peraltro completata da India e Italia.
Secondo lo stesso sondaggio, dal 2019 ad oggi la categoria ha visto una crescita significativa in termini di tempo di consumo, mostrando un aumento del 281 percento, raggiungendo i 2 miliardi di minuti consumati al mese. Ciò rappresenta l'equivalente del 32 percento della popolazione digitale brasiliana, con l'80 percento di questi consumatori che si connette solo tramite dispositivi mobili. Altro aspetto non banale e da tenere fortemente in considerazione da parte dell’industria. Se, infatti, nei mercati più “antichi” e più sviluppati, come per esempio il Regno Unito o l’Italia, l’evoluzione di prodotto e di servizio nel mercato del gaming è stata graduale, passando dall’offerta terrestre, poi per l’online, fino a trasformarsi ed evolversi – adeguandosi – al mobile, in un mercato oggi emergente la prima necessità è quella di un’offerta adeguata sul mobile, che potrebbe rappresentare il canale di riferimento assoluto per i “nuovi” consumatori.
"Abbiamo osservato che la crescita dell'accesso al gioco d'azzardo tra i consumatori brasiliani può essere attribuita a diversi fattori, come la divulgazione delle scommesse online, la portata di Internet e il progresso della tecnologia, nonché l'ampia copertura degli eventi sportivi. In questa analisi, approfondiamo il profilo di questi utenti e forniamo un'interessante panoramica della categoria in Brasile e nel mondo", afferma Ingrid Veronesi, Senior Director di Comscore per il Brasile. In termini di profili utente, il 49 percento degli utenti appartiene alla classe C, mentre il 61 percento dei consumatori sono uomini, per lo più over 45 anni.

Il nuovo processo regolamentare
Insomma, c’è molto da fare in Brasile, per l’industria ma anche per lo Stato, tenendo conto della progressiva regolamentazione e dello sviluppo anche in ambito istituzionale. Non a caso, proprio in queste settimane il governo brasiliano sta preparando i piani per la creazione della Segreteria Nazionale dei Premi e delle Scommesse che dovrà governare e amministrare il settore. Dopo la pubblicazione del provvedimento provvisorio che mira a regolamentare le scommesse sportive, infatti, il governo federale brasiliano sta procedendo con la creazione del Segretariato nazionale dedicato, costituendo un nuovo organismo riferirà al ministero delle Finanze. In maniera simile a quanto avviene in Italia con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ma nel frattempo, i processi di accreditamento sono già stati avviati e, in parte, anche conclusi. Come quello della lotteria di Rio de Janeiro che ha autorizzato otto società di lotterie a gestire scommesse sportive. Lo scorso 11 agosto è scaduto il termine imposto dalla Lotteria di Stato di Rio de Janeiro (Loterj) per presentare gli accrediti delle società interessate ad operare scommesse sportive sul territorio di competenza. Da notare però che, secondo quanto stabilito da Loterj, le società accreditate dovranno avere la loro sede operativa a Rio de Janeiro, ma potranno commercializzare le scommesse in tutto il paese. Ciò ha portato a una contestazione da parte della Caixa Econômica Federal in tribunale (Cef), per conformarsi alla misura provvisoria che regola le scommesse sportive in Brasile.


La lotteria presieduta da Hazenclever Lopes Cançado stabilisce che ciascuna delle società deve pagare 5 milioni di BRL (pari a circa 992mila dollari americani) per una concessione quinquennale, più una remunerazione del 5 percento sui ricavi lordi di gioco per la lotteria.
In totale, come anticipato, sono otto le aziende che hanno soddisfatto i requisiti e sono state accreditate per operare, tramite mezzi virtuali, con accesso online, tramite desktop o mobile (app), Vlt (Video Lottery Terminal), Pos (Point of Sale) o attraverso Terminali e Totem.
Le società accreditate sono Jbd (Campina Grande), Laguna (San Paolo), Lema (San Paolo), Pixbet (Campina Grande), Rede Loto (San Paolo), Sdl (Nova Lima), St Soft (Campina Grande) e 1XBet (Caxias do Sul).

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