Cessione rete, Cassazione: 'Centri scommesse, verificare requisiti'
La Cassazione annulla i sequestri di alcuni centri scommesse collegati a bookmaker senza concessione e rinvia al merito ai tribunali ordinari.
"Il giudice di merito è tenuto, nell'esercizio dei poteri riconosciutigli per legge nella fase dell'impugnazione cautelare, e dunque potendo sempre utilizzare ed apprezzare, oltre che la documentazione e gli accertamenti tecnici in atti, anche ulteriori elaborati tecnici sempre producibili dalle parti, a valutare la proporzionalità o meno della misura dell'art. 25 dello schema di convenzione del bando 2012 al fine di trarne le dovute conseguenze sulla concreta natura discriminatoria della clausola rispetto all'operatore straniero".
Questo il principio con cui la Cassazione ha annullato rinviando al giudice di merito dei tribunali di Agrigento, Cosenza, Cuneo, Potenza e Verona, le ordinanze di sequestro delle apparecchiature emesse a carico di centri scommesse operanti per conto di bookmaker stranieri come Betn1, Betsolution4u, Centurionbet e Stanleybet.
Nel contesto della medesima circolare ha anche dettato delle regole per l'eventuale verifica dei requisiti soggettivi ed oggettivi riguardanti il locale nel quale l'attività viene svolta che rimangono fermi sia pure con alcune precisazioni. Tali sopravvenienze andranno apprezzate dal Giudice di merito, perché
anche l'Autorità amministrativa dovrà confrontarsi con il nuovo quadro normativo e giurisprudenziale", si legge nella sentenza.