Desideri (SBtech): 'Mercato del gioco italiano tra i più appetibili'
Luca Desideri, country manager per l'Italia di SBTech, considera il mercato del gioco italiano dalle grandi potenzialità, ma occorre superare alcuni paletti tecnici.
“La nostra azienda considera il mercato italiano come uno dei piùappetibili, per dimensioni attuali e potenzialità, ed èper questo che abbiamo deciso di approcciarci ad esso privilegiando in primis la costruzione tecnica e qualitativa di un prodotto che possa essere visto come un modello di eccellenza. In un quadro competitivo estremamente difficile, èil prodotto che aiuta a conquistare riconoscimenti e quote di mercato, ed èsu di esso che ci siamo concentrati, strutturandoci in Italia non in maniera decentralizzata, proprio per riuscire ad avere un’operativitàsul territorio italiano, massimizzando efficacia ed efficienza del nostro team”. Parola di Luca Desideri, country manager per l'Italia di SBTech, azienda nota nel mondo del gioco, presente anche all'ultima Eig di Berlino.
Avete ricevuto un riconoscimento proprio per il mercato italiano agli ultimi Egr. Ce ne parla?
“Èstata una grande soddisfazione, dopo solo un anno di attivitàèstato il giusto riconoscimento per i risultati ottenuti e, soprattutto, per l’impegno, la professionalitàe le qualitàdel team che abbiamo messo in campo. La cosa che ci inorgoglisce di piùèche il riconoscimento viene direttamente da esperti del settore e non èbasato esclusivamente su un risultato numerico”.
Il mercato del gaming italiano come si differenzia dagli altri e quali sono i punti di forza e quelli di debolezza?
“Per definizione, essendo un mercato regolato, l’offerta èun po'ingessata e definita a priori da Adm, impedendo di fatto ad aziende particolarmente dinamiche di differenziarsi attraverso l’innovazione di prodotto. Tuttavia un certo livello di innovazione ècomunque possibile, sebbene strettamente legata a determinati paletti tecnici che, va riconosciuto, l’amministrazione sta ultimamente cercando di limitare. Il punto di forza, ma anche la sfida piùgrande, per un nuovo operatore, èla competizione serrata con numerosi competitors che operano in Italia ormai da decenni, e che hanno posizioni e quote di mercato solidissime e difficili da erodere. Per noi questo non costituisce un problema, bensìuno stimolo a dimostrare sul campo quanto il nostro prodotto possa essere il migliore, cosa di cui siamo assolutamente certi”.
Su quali prodotti state puntando maggiormente e che tipo di target volete intercettare?