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La Rai: 'Corona in tv per parlare di calciatori e scommesse, doveroso occuparsene'

17 novembre 2023 - 10:18

Il caso di Fabrizio Corona invitato sulla tv pubblica a parlare di calciatori che giocano illegalmente e su siti illegali finisce in Parlamento.

Scritto da Amr
foto di Blackcat su Wikimedia Commons

foto di Blackcat su Wikimedia Commons

Mentre in quelli televisivi si parlava del caso dei calciatori che scommettevano (vicenda che si è arricchita di una nuova puntata anche recentemente), cosa vietata dal codice sportive, e per di più su siti illegali, in qualche salotto casalingo si sarà probabilmente dibattutto su un altro tema: è giusto che il servizio pubblico televisivo inviti il re dei paparazzi Fabrizio Corona, peraltro con precedenti penali, per fare rivelazioni sul tema e diffondersi in commenti e valutazioni anche sul gioco patologico?
La questione, in verità, è finita, in maniera più articolata, anche all'attenzione del Parlamento, più in particolare di quella della commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza
dei servizi radiotelevisivi, dove sono state diverse le interrogazioni sul caso Corona: da quella del deputato Angelo Bonelli (Europa Verde) a quella del Pd (primo firmatario il deputato Stefano Graziano), per proseguire con quella del Movimento 5 Stelle (primo firmatario Dario Carotenuto).
Tutte dello stesso tenore, e per tutte è arrivata la risposta scritta, a da parte della presidente della Rai Marinella Soldi e dell'amministratore delegato Roberto Sergio.
In essa, fermo restando che "ciascuna trasmissione stabilisce gli argomenti e individua gli ospiti in coerenza con la propria linea editoriale e con le caratteristiche del genere di appartenenza", si sottolinea che "tutte le partecipazioni di Fabrizio Corona sono state determinate dalla notorietà e attualità del personaggio e delle vicende allo stesso collegate e non hanno avuto la finalità di trasmettere un quadro 'positivo' del personaggio, ma bensì di consentire ai telespettatori di formarsi una propria opinione personale".

CORONA A BELVE - Scendendo nel dettaglio dei quesiti posti, la Rai ricorda che per quanto riguarda la partecipazzione alla puntata di Belve del 26 settembre scorso (la trasmissione di Rai 2), "il format del programma prevede interviste ficcanti e corrosive da parte della giornalista e conduttrice televisiva Francesca Fagnani, tese a indagare senza filtri il profilo pubblico ed intimo dell’intervistato". Quindi "questa scelta è stata coerente con il programma e l’intervistato è stato incalzato su tutto: dalla vita privata alle vicende che lo hanno messo al centro di tante polemiche pubbliche".

CORONA A DOMENICA IN - Corona anche stato ospite di Domenica In (trasmissione di Rai 1) il 1° ottobre e in quell'occasione, secondo quanto si legge nella risposta allle interrogazioni, "Mara Venier si è focalizzata su vicende della vita privata di Corona, inclusa l’esperienza del carcere, del disagio psicologico, dei rapporti familiari fino all’universo relazionale".

CORONA AD AVANTI POPOLO - Ultima comparsata, quella ad Avanti Popolo, andata in onda su Rai 3 lo scorso 17 ottobre, l’intervista di Nunzia Di Girolamo "si è focalizzata sulle rivelazioni relative alle vicende del 'calcio scommesse'. Lo scandalo 'calcio-scommesse' è, ed era nelle scorse
settimane, presente sulle prime pagine di tutti i principali organi di informazione, naturale quindi — anzi doveroso visto il peso sociale dello sport in questione – che un programma informativo decida di occuparsene".

I RILIEVI DEGLI INTERROGANTI - Nelle interrogazioni, le critiche dei parlamentari al servizio pubblico televisivo erano state diverse. Bonelli ricordava come Corona annoveri "nel proprio curricula una serie di condanne penali e civili e con sentenze passate in giudicato" e chiedeva se fosse "in linea con il contratto di servizio Rai promuovere la presenza a pagamento, in diversi talk-show, di una persona condannata definitivamente dalla Cassazione e che ha pendente diversi altri processi" oltre a volere sapere "a quanto ammontano i compensi finora concessi dalla Rai a Fabrizio Corona" e "se la Rai ritiene un modello da proporre il fatto che in programmi pubblici si invitino persone che, tra l’altro, gestiscono canali Telegram ove vengono anche pubblicizzate scommesse calcistiche che di fatto inducono giovani alla ludopatia".

Anche il Pd aveva puntato l'attenzione, tra l'altro, sul fatto che "diversi organi di informazione hanno anche riportato le cifre di ingaggio relative alle richiamate ospitate, sì e infatti parlato di 30mila euro per le apparizioni del discusso e discutibile personaggio" e riteneva che "afronte della palese crisi di ascolti che il servizio pubblico radiotelevisivo sta facendo registrare la scelta di ospitare Fabrizio Corona solleva non solo dubbi editoriali, ma espone la Rai ad una pericolosa eterogenesi della propria missione".
Infine, il Movimento 5 Stelle sottolineava che nelle trasmissioni "Corona ha attirato l’attenzione degli organi di stampa perché ha annunciato che
avrebbe divulgato nomi e informazioni relative ad un’indagine in corso presso la Procura di Torino a carico di diversi calciatori di primo piano della serie A; ciononostante, Corona è stato nuovamente invitato, per la terza volta nel giro di un mese, in un’ulteriore trasmissione Rai
(Avanti Popolo, condotto da Nunzia De Girolamo) preannunciando che durante la trasmissione avrebbe divulgato ulteriori notizie relative all’indagine in corso; in data odierna (quelle della presentazione  dell'interrogazione Ndr) si è anche appreso che, per le notizie divulgate sul tema, il signor Corona risulta indagato per diffamazione aggravata".

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