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Schiavolin (Snaitech): 'Incomprensibile richiesta Serie A di una tassa sulle scommesse sportive'

28 maggio 2024 - 12:43

Commentando alcuni recenti fatti di cronaca calcistica l'amministratore delegato di Snaitech, in un post pubblicato sul suo profilo LinkedIn, sottolinea come alcuni club di Serie A tendano a 'ignorare il contributo che già garantiamo allo Stato sia a livello di 'costo' delle concessioni che in termini di gettito fiscale'.

Scritto da Redazione
Fabio Schiavolin - Snaitech.jpg

"L’insistenza di alcuni dirigenti di Serie A nel chiedere al governo una tassa aggiuntiva a noi operatori di gioco in quanto beneficiari del 'loro' show proprio non la capisco."

Così Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, in un lungo post pubblicato oggi, 28 maggio, sul suo profilo Linkedin nel quale torna sul tema dei contributi che la Serie A chiede alla politica, invitandola a ridistribuire i proventi dalle scommesse sportive, in gran parte basate sul calcio. Richiesta rinnovata anche nel corso delle recenti audizioni di alcuni rappresentanti del calcio italiano in commissione Cultura al Senato.

Inizia parlando "dell’hype Esg di questo periodo storico", Schiavolin, spiegando che "il dibattito è certamente più grande di quanto realmente venga vissuto dalle organizzazioni per rendere il nostro pianeta più pulito privo di sprechi ed economicamente sostenibile", e spostando il discorso sul calcio aggiunge che "esistono dei comparti, come ad esempio quello del calcio, in cui la sostenibilità pare non essere una priorità, con la corsa infinita a reperire i fondi per sostenere gli oltre 3,3 milioni di euro 'bruciati' ogni giorno, per un totale di oltre 1,3 miliardi di euro all’anno (1 miliardo solo in Serie A)."

Secondo Schiavolin i club di Seria A "sembrano ignorare il contributo che già garantiamo allo Stato sia a livello di “costo” delle concessioni (circa mezzo miliardo ogni 9 anni) che in termini di gettito fiscale (800 milioni l’anno di cui il 10 percento relativi alla serie A). Penso sia giusto rivendicare (dai tempi del Totocalcio)", continua l'Ad di Snaitech, "il nostro ruolo di partner in questo grande spettacolo che è il mondo del calcio con la passione alimentata anche dai pronostici fatti dai nostri appassionati, magari con solo 1 euro, sul risultato della squadra del cuore in 'gara' col vicino di casa."

E parla di due fatti, accaduti questa settimana, che "proprio mentre cominciavo a temere l’impossibilità di conciliare questi due mondi nel favorire la narrazione comune di un modello sostenibile, vincente e non 'assistenziale' ", gli hanno riacceso qualche speranza: l'Atalanta di Gasperini e di Percassi che vince l'Europa League, e una bimba che piange (assieme a molti altri tifosi) mentre il Milan, a San Siro, "dice addio a tre sue icone, il mister Stefano Pioli, Olivier Giroud e Simon Kjaer", citando anche "il Borussia Dortmund, famoso molto più per valorizzare giovani talenti che non per comprare campioni già affermati a 7 zeri, sfida il Real Madrid dei record nella partita che incorona la regina d’Europa."

"Si sa, sono un inguaribile ottimista", chiosa Schiavolin, "e credo che le lacrime di quella bambina siano la speranza per il rilancio di un modello industriale e sportivo che negli anni ‘90 non aveva concorrenti...In Lega Serie A ci sono tanti professionisti e tante squadre stanno facendo cose fantastiche: i tanto invidiati ricavi per i diritti Tv delle squadre inglesi arriveranno con il rilancio del prodotto, ne sono sicuro. Avanti."

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