Scommesse, Tar: 'Provare pericolosità richiedente per negare licenza'
Tar Lombardia accoglie il ricorso di un esercente contro il diniego della licenza per la raccolta delle scommesse
Il Tar Lombardia ha accolto la domanda cautelare, e, per l'effetto, sospeso il provvedimento con cui era stata respinta l’istanza di un esercente contro l’ordine di cessazione immediata dell’attività di raccolta delle scommesse.
LE MOTIVAZIONI - Secondo il tribunale amministrativo, "il provvedimento impugnato pare carente di istruttoria, nella misura in cui non dà atto di un più ponderato esame della pericolosità attuale del ricorrente, posto che l’estinzione dei reati commessi, una volta accertata, implicherebbe il venir meno dell’automaticità della preclusione ad ottenere la richiesta licenza di polizia, pur restando i fatti sulla cui base era intervenuta la sentenza di patteggiamento liberamente valutabili dall’amministrazione. Di conseguenza, una volta acquisita la pronuncia dichiarativa del Giudice penale sull’intervenuta estinzione dei reati commessi, la Questura dovrà riesaminare la posizione del ricorrente, al fine di verificarne i profili di pericolosità che la rendano attualmente inidonea ad ottenere la licenza di polizia richiesta". Inoltre, il ricorrente è esposto, nelle more della trattazione della causa, a perdere l’unica fonte di sostentamento economico, derivante dall’attività di raccolta delle scommesse.