Tar Umbria: 'Va chiuso centro scommesse che viola distanziometro'
Il Tar Umbria conferma la cessazione dell’attività di raccolta scommesse disposta dal Comune di Perugia per violazione del distanziometro.
"Nel bilanciamento dei contrapposti interessi, appare senz’altro prevalente, allo stato, l’interesse pubblico alla preservazione dalle ludopatie i soggetti, essenzialmente minori d’età, frequentanti detti luoghi, rispetto a quello, meramente patrimoniale, vantato dal ricorrente, il quale, se del caso, potrà trovare adeguato ristoro in sede risarcitoria".
Questa la motivazione con cui il Tar Umbria ha respinto, con un'ordinanza, il ricorso di un esercente contro il provvedimento con cui il competente dirigente del Comune di Perugia gli ha intimato la cessazione dell’attività di raccolta scommesse, recentemente intrapresa, "per violazione della distanza da luoghi sensibili ai sensi del pertinente regolamento comunale, il cui art. 8, come modificato dalla delibera c.c. n. 23 del 20.2.2017, a sua volta impugnata, vieta detta tipologia di attività a distanze inferiori di 500 metri dai luoghi sensibili (nella fattispecie sopra tutto edifici scolastici)".
spese della presente fase di giudizio.