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Tassa Salvasport, Marasco (Logico) ad Adm: 'Stop a conflitti con i concessionari di gioco'

28 febbraio 2024 - 13:09

Commentando la sentenza del Consiglio di Stato Moreno Marasco (Logico) si dice certo che il nuovo corso dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane 'saprà gestire in maniera diversa i rapporti con i concessionari'.

Scritto da Redazione
Nella foto: Moreno Marasco, presidente di Logico - Lega operatori di gioco su canale online

Nella foto: Moreno Marasco, presidente di Logico - Lega operatori di gioco su canale online

“Come avevamo anticipato un anno fa la vicenda si chiude con una secca bocciatura, già abbondantemente annunciata e un dispendio di tempo e denaro anche pubblico. Occorre ricordare peraltro che questa tassa calcolata non sugli effettivi fatturati delle aziende ma sulla raccolta complessiva (comprendente quindi anche le vincite) ha colpito principalmente i giocatori”.

 

Queste le parole con cui Moreno Marasco, presidente di Logico - Lega operatori di gioco su canale online, commenta la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dei concessionari e annullato gli atti impugnati con i quali l’Agenzia dei monopoli e delle dogane aveva intimato agli operatori il pagamento di importi integrativi del prelievo aggiuntivo sulle scommesse introdotto dal decreto Rilancio nel 2020 per sostenere lo sport. Secondo il massimo giudice amministrativo la richiesta contrasta con le indicazioni del legislatore che, nel prevedere il prelievo, ha indicato anche la complessiva entità del fondo.

Siamo certi che il nuovo corso dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane saprà gestire in maniera diversa i rapporti con i concessionari e chiudere una stagione di inutile e controproducente conflittualità”, rimarca Marasco.

Nelle motivazioni, si legge nella nota di Logico, “il Consiglio di Stato ha ricordato che la tassa era stata introdotta 'in via di decretazione d’urgenza per far fronte all’emergenza economica insorta a seguito della chiusura e delle restrizioni alle attività economiche, con lo scopo di reperire le risorse necessarie per finanziare le misure di sostegno e di rilancio dell’economia e del settore sportivo' quindi non per finanziare la spesa pubblica in generale. Il Consiglio di Stato ha poi sottolineato 'la necessità che l’attività di riscossione sia esercitata entro un quadro di plausibile certezza', nell’ottica di bilanciare gli interessi contrapposti.

Il Tar del Lazio aveva respinto i ricorsi dei concessionari ma ora il Consiglio di Stato ribalta la decisione del giudice amministrativo di primo grado accogliendo i ricorsi dei concessionari per violazione di legge ed eccesso di potere”.

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